LECCE – Ieri abbiamo assistito, ahinoi, all’ennesima picconata data al già fatiscente calcio delle serie minori. Il caso-Bisceglie, con gli stucchevoli dietrofront del Prefetto della BAT sul far disputare il derby col Lecce a porte chiuse, salvo poi escludere solo i sostenitori salentini, rappresenta un ulteriore punto di non ritorno. Ed a raccogliere gli sfoghi, l’ironia e l’amarezza dei tifosi del Lecce che si sentono (giustamente) presi per fessi dalla surreale decisione di vietare la presenza nello stadio “Ventura“ di Bisceglie solo ai supporters giallorossi è il web, in particolare i social, dove si susseguono centinaia di post e di commenti alla notizia che ha tenuto banco nelle scorse ore.
Le fazioni si sono create anche in questo caso: c’è chi impreca contro il “Palazzo“, chi se la prende con l’Ad del Catania, Pietro Lo Monaco o ancora chi pensa che la dirigenza dell’U.S. Lecce non alzi abbastanza la voce nella stanza dei bottoni, lì dove si registrano da anni scelte improbabili, al limite della decenza. A fare però da filo conduttore tra i vari schieramenti c’è la convinzione che a pagare siano sempre e soltanto i tifosi giallorossi, quelli che non dormono alla vigilia delle partite della propria squadra del cuore, quelli che non badano a categorie o distanze pur di stare accanto alla formazione leccese quando questa scende in campo, quelli che mettono da parte affetti e impegni di lavoro pur di assiepare qualche fatiscente Settore Ospiti come tanti ce ne sono in questa Serie C che vuol dare un’immagine innovativa e fresca di sè, ma che nasconde la polvere dell’ipocrisia e dell’approssimazione sotto il tappetto.
E così non sorprende più che sia la passione per il Lecce a subire l’ennesima mazzata da parte di un sistema corroso dall’interno, non più in grado di gestirsi e ottemperare all’ordine ed alla sicurezza pubblica, usati come pretesto per giustificare l’incapacità di chi è preposto a garantirli e di una classe dirigenziale che si accapiglia per una poltrona, ma non assicura ad un tifoso (per di più tesserato…) la possibilità di occupare una poltroncina da stadio.