Mario Macalli, presidente del Consiglio Direttivo della Lega Pro, ricorre al Collegio di Garanzia per lo Sport del Coni contro la delibera dell’assemblea del 15 dicembre scorso nella quale non è stato approvato il bilancio per il periodo 1 luglio 2013-30 giugno 2014. Con questo ricorso presentato, il numero uno della Lega Pro, chiede che venga valutata la legittimità della mancata approvazione, perché come viene specificato nel ricorso, è avvenuta per finalità politiche e senza alcuna motivazione tecnico-contabile, come ampiamente dimostrato dal verbale assembleare.
L’azione del presidente della Lega Pro costituisce un atto dovuto per la tutela di chi in questi anni ha sempre amministrato con rigore, serietà ed efficienza la Lega Pro. Il ricorso rappresenta altresì una tutela ad ampio raggio per tutte le società, alle quali l’atto è stato inoltrato come previsto dalle vigenti procedure di legge. E’ un atto per le società. Ognuna sarà libera di costituirsi nel giudizio o meno senza che nulla possa incidere sulla propria posizione giuridica. E’ data loro, infatti, la possibilità di esprimersi in eguale misura e con eguale tutela davanti a un giudice terzo, senza pressioni e interferenze di qualunque genere.