LECCE (di italo Aromolo) – Le statistiche sconfessano il risultato di Lecce-Crotone (1-0) e svelano l’anima adrenalinica di una partita giocata nel segno dello spettacolo da entrambe le squadre. Lo dicono i 22 tiri che salentini e calabresi hanno indirizzato verso la porta avversaria nell’arco dei novanta e passa minuti di gioco, provocando un’accelerazione cardiaca ai propri tifosi in media una volta ogni 4 minuti.
Il Crotone ha provato a sfruttare battitori dai piedi di velluto come Firenze, Rohden e Faraoni nelle conclusioni dirette (15 tiri di cui 5 tiri fuori) e per innescare la testa dell’attaccante Simy, cliente davvero scomodo per la coppia di centrali del Lecce, che più volte è andato vicino al gol su cross (8-4 per il Crotone il conto dei corner).
Il Lecce, dal canto suo, ha cercato più direttamente la via della rete, servendo la profondità della reattiva coppia La Mantia–Palombi e dei centrocampisti in inserimento: strategia costata 7 segnalazioni di fuorigioco (contro le 2 dei calabresi), ma che ha permesso agli uomini di Liverani di rendersi ugualmente efficaci e pericolosi in zona-gol, nonostante gli appena 5 tiri in porta.