1743359_10201960955518011_895937073_n(di Massimiliano Cassone) – Allo Stadio “ Nicola Ceravolo” di Catanzaro, di fronte ai padroni di casa, c’è il Lecce; l’incontro è valido per la 21^ giornata del girone B, della Prima divisione del campionato di Lega Pro. Stati d’animo completamente diversi e contrastanti in campo: il Lecce arriva, in Calabria con un filotto di 5 vittorie, la squadra di Oscar Brevi nelle ultime quattro gare ha racimolato soltanto due punti.

Il Catanzaro dal canto suo è cosciente di poter, alla fine della “giostra”, allungare il campionato con i play-off e non pensa minimamente ad una promozione diretta; il Lecce, nonostante Franco Lerda predichi umiltà, al momento, è  conscio di essere un carro armato e di poter “macinare” ogni avversario senza però mancare mai di rispetto a nessuno.

La gara termina con un pareggio a reti bianche. Il Lecce guadagna un solo punto, ma non può assolutamente deconcentrarsi perché domenica, al “Via del Mare”, arriverà la capolista Perugia.

PRIMO TEMPO –  Modulo speculare per le due formazioni: 4-2-3-1. Anche se quello di Oscar Brevi è un 4-3-3 “camuffato” con  Marchi e Russotto che in fase d’attacco spesso e volentieri sono in linea con Fioretti; andiamo per ordine: Bindi in porta, Catacchini, Ferraro, Rigione e Di Chiara a formare la linea difensiva, il nuovo arrivato Vacca e Vitiello a supporto dei trequartisti Russotto, Benedetti e Marchi con Fioretti terminale del gioco offensivo.

Franco Lerda rimane fedele al suo credo ma fa esordire dal primo minuto Abruzzese, mandando in panchina Vinetot: Perucchini estremo baluardo, D’Ambrosio a destra, Abruzzese e Diniz centrali con W. Lopez a sinistra; Papini e Amodio ad interdire il gioco avversario con Ferreira Pinto, Doumbia e Bogliacino a supporto di  Capitan Miccoli.

Subito sportellate a centrocampo ed agonismo a mille per i 22 in un campo sferzato dal forte vento. Al 6° Catacchini atterra Miccoli a 30 metri da Bindi; il capitano batte la punizione ma la sfera si spegne sulla barriera. Tanta confusione da ambedue le parti anche se è il Lecce a fare la partita, o a provarci, con il Catanzaro che gioca di rimessa.

Al 20° contatto fisico tra W. Lopez e Marchi che crea una baraonda tra gli uomini della panchina del Catanzaro in campo: l’arbitro espelle mister Oscar Brevi per proteste e seda gli animi solo dopo due minuti di nervosismo generale.

Cinque minuti dopo, azione salentina sull’asse D’Ambrosio–Ferreira Pinto con Ferraro che libera in angolo. Dal corner, Miccoli serve Abruzzese che scivola in piena area e non riesce a buttarla dentro. I leccesi tentano ancora di imbastire azioni utili, schiacciano l’avversario nella propria metà campo ma non riescono a rendersi mai veramente pericolosi. Da segnalare c’è poi un gol a gioco fermo del Catanzaro al 27° con Fioretti (in fuorigioco).

Al 30°, Lecce vicinissimo al gol; punizione di Miccoli per Diniz che per un nonnulla non arriva col tempo giusto sulla sfera. Al 40°, sull’unica azione pericolosa costruita nel primo tempo, i padroni di casa colpiscono un palo con Russotto che, da fuori area, lascia partire un tiro al fulmicotone che si stampa sul palo destro di Perucchini.

La prima frazione di gioco termina dopo 3 minuti di recupero con le squadre sul risultato di 0-0 pressoché giusto.

1608875_10201960955558012_318619877_nSECONDO TEMPO –  Nessuno dei due tecnici inizialmente apporta correttivi e si ricomincia con gli stessi effettivi. Il Lecce si rende subito pericoloso: al 48° Miccoli crossa in mezzo all’area avversaria, Bindi devia, riprende Ferreira Pinto che rimette la sfera al centro dell’area e Bogliacino va vicinissimo alla segnatura di testa. Due minuti dopo, ci prova Papini da fuori area ma la palla va ad accarezzare il cielo. Al 52° è ancora Bogliacino a provarci ma Bindi smorza la conclusione agguantando il pallone senza affanni. È la squadra ospite ad avere le redini del gioco in mano, con i padroni di casa schiacciati nella propria metà campo che tentano di giocare di rimessa.

Al 57° Franco Lerda decide di dare maggior peso al reparto offensivo mandando in campo Zigoni al posto di Amodio con l’ex attaccante dell’Avellino che si colloca accanto a Miccoli. Al 63°, proprio il capitano libera il sinistro dai 20 metri ed impegna severamente Bindi che si salva con molta difficoltà. Un minuto dopo, la partita fa registrare la possibile svolta: cartellino rosso a Romeo Papini per un fallo su Germinale, ma appare una decisione arbitrale assai discutibile. Il Lecce resta in 10 uomini e Lerda richiama subito in panchina un poco soddisfatto Miccoli, mandando in campo De Rose, al nuovo debutto in maglia giallorossa. La fascia di capitano passa a Bogliacino.

Nonostante l’uomo in meno, però, è sempre la squadra salentina a manovrare il gioco, con i calabresi che si difendono e lottano su tutti i palloni e con un Russotto veramente super.

Il ritmo della gara pian, piano si abbassa e “diventa” tutto un groviglio di maglie a centrocampo intente più a non subire, che ad offendere anche se al “Ceravolo” arrivano le notizie di un Frosinone bloccato sul pareggio e quindi il Lecce avrebbe bisogno dell’intera posta in palio per ambire a porsi quale serissima minaccia per la coppia che si contende la guida della classifica al momento.

Gli ultimi minuti del tempo regolamentare vedono il Catanzaro riversarsi nella metà campo avversaria con foga e nervosismo. La lavagnetta dell’assistente di gara indica 5 minuti di recupero. Ed al 4° minuto dell’extra-time, Tortolano impegna da fuori area Perucchini che blocca a terra. Sulla ripartenza è il Lecce a provare il tutto per tutto con un’azione tra Zigoni e Beretta ma il tiro di quest’ultimo si smorza sulle gambe di Catacchini. Termina così, con il Lecce che continua la striscia di risultati positivi ma deve accontentarsi di un solo punto.

Gara spigolosa e poco elegante quella vista allo stadio calabrese, con i padroni di casa molto nervosi e gli ospiti costretti a giocare in dieci uomini per mezz’ora a causa di una decisione molto discutibile del signor Rapuano di Rimini. Risultato ad ogni modo giusto ma che lascia l’amaro in bocca ai leccesi per i due punti persi che potrebbero pesare molto alla fine del campionato in chiave primo posto.

TABELLINO

Catanzaro (4-2-3-1): Bindi; Catacchini, Ferraro, Rigione, Di Chiara; Vacca (61° Germinale), Vitiello; Russotto, Benedetti, Marchi (79° Madonia); Fioretti (72° Tortolano). A disp: Scuffia, Bacchetti, Calvarese, Casini, Madonia, Tortolano. Allenatore: Oscar Brevi.

LECCE (4-2-3-1): Perucchini; D’Ambrosio, Diniz, Abruzzese, Lopez; Papini, Amodio (56° Zigoni); Ferreira Pinto (73° Beretta), Bogliacino, Doumbia; Miccoli (65° De Rose). A disposizione: Petrachi, Vinetot, De Rose, Barraco, Beretta, Rullo, Zigoni. Allenatore: Franco Lerda.

Arbitro: Sig. Rapuano di Rimini

Ammoniti: 13° Fioretti (C), 34° Abruzzese (L), 45° Catacchini (C), 47° Marchi (C), 62° Germinale (C), 87° Rigione (C), 88° Beretta (L)

Espulsi: al 21° Oscar Brevi, allenatore del Catanzaro, per proteste, al 64° Papini (L).

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