LECCE – S’intitola “Anitya” (dal sanscrito, impermanenza), l’ultimo romanzo dello scrittore leccese Giuseppe Mazzotta (Vj Edizioni, Milano) che vedrà la luce per il prossimo Natale e che più si addentra nella trascendenza. Per tutti coloro che ordineranno una copia in anticipo il prezzo di copertina sarà, eccezionalmente, di 10,00 Euro anziché 14,00 cliccando QUI. Le copie saranno recapitate gratuitamente non appena il libro verrà pubblicato.

Giuseppe Mazzotta per oltre vent’anni ha vissuto a Milano. Parallelamente agli studi universitari ha operato nel campo dell’informazione come free lance in diversi quotidiani e mensili. Al ritorno volontario nella sua città ha poi svolto analoga attività in giornali locali e in emittenti televisive. All’attivo ha tre romanzi già pubblicati: “Una farfalla sul vetro”, “Hey Joe”, e “Nero su bianco”. A ispirare le sue storie è sempre il “dietro le quinte” delle vicende narrate, per evidenziarne la recondita spiritualità, a suo dire l’aspetto più vero ma meno evidente dell’esistenza umana. Per questa ragione le sue opere narrative hanno toccato diversi ambiti: noir, avventura ed esoterismo.

Anitya” è una storia di fantasia, ma che ha come fondo in parte vicende reali delle quali è stato involontario protagonista e in parte episodi rivelati da terzi. Anche i personaggi sono immaginari, benché ispirati da persone a lui particolarmente care, davvero incontrate in un lontano passato. Il tema di questo romanzo è la morte: principalmente il dopo la vita. L’autore è infatti un assertore del proseguimento dell’esistenza a conclusione dell’avventura materiale, in cui l’arco vitale di ogni creatura si sposta su altri piani più intensi simili a quello terreno, almeno inizialmente. Ma “Anitya” è anche una storia di amicizia, di sconfitte, riscatti e soprattutto d’amore. Un amore perso e ritrovato, poiché secondo le sue convinzioni alle quali è arrivato dopo esperienze reali e un percorso di studi metafisico e una particolare attenzione al buddismo, nulla si perde, tutto si ritrova.

Sinossi- Nulla è stabile, tutto cambia. Su questo assunto, frutto di una commistione tra buddismo e cristianesimo, Joe (il protagonista) ha basato buona parte della propria esistenza, ma avversità sentimentali e finanziarie ne hanno definitivamente piegato la sensibilità allontanandolo dalla collettività. Ciononostante non ha dimenticato la ricerca spirituale, ma in particolare non ha scordato la donna che si era innamorata di lui senza che egli riuscisse a ricambiarla per eccessiva insicurezza. Nel momento in cui la vita di Joe, ormai debilitato dagli stenti, cesserà improvvisamente, questi ed altri aspetti gli si ripresenteranno simbolicamente davanti, e quando si renderà conto del proprio stato descriverà ad un amico di gioventù col quale aveva condiviso l’indagine esoterica, attraverso una singolare lettera, l’accesso in un territorio analogo a quello terreno, ma inizialmente incomprensibile e spaventoso. Eppure, sarà proprio quel suolo apparentemente avverso a incanalarlo sulle tracce delle qualità di cui si credeva carente. Per trovarle però dovrà superare diversi ostacoli, primo tra tutti se stesso, affrontando ciò da cui si era fatto ripetutamente penalizzare. Dopo aver superato molteplici test, l’ambiente diraderà le ostilità, permettendogli di constatare che gli intralci e le agghiaccianti visioni erano soltanto una costruzione psichica allo scopo di svincolarlo dai limiti emotivi per predisporlo secondo la sua personalità al destino al quale ogni essere umano è chiamato.

A imprimere la svolta decisiva alla strana situazione di Joe sarà l’incontro su una spiaggia particolare con un’affascinante messaggera di quel luogo: un essere dalle fattezze femminili, custode di un prezioso segreto verso la quale proverà immediata attrazione e che per aiutarlo lo farà assistere a tre importanti episodi del passato. Con “lei” s’instraderà sulla realtà della propria persona percorrendo le strade del vero senso della vita, chiudendo i vecchi conti esistenziali col passato e annullando la traccia degli infelici trascorsi nel mondo terreno per dirigersi verso l’autenticità di ciò che di più gli era mancato.

VJ EDIZIONI – Nasce nel 2014 come sostegno editoriale dell’Associazione Culturale Il Vajo del Libro a Verona. Nell’ottica della proprio obiettivo di valorizzare le opere di autori emergenti o poco affermati VJ Edizioni ha contribuito a sostenere poeti come Davide Rocco Colacrai (Infinitesimalità, Collana Poiesis, 2015), Fabrizio Bregoli (Cronache provvisorie, Collana Poiesis, 2016) e scrittori come Lisa Pianezzi (Storie di quotidiani smarrimenti, Collana Parole Nuove, 2015) e Chiara Ciri (Sei tutta colpa della notte, Collana Parole Nuove, 2016) che hanno avuto molti riconoscimenti sia in termini di critica, con affermazioni in concorsi, che di pubblico con vendite dei propri libri.

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