LECCE – Tra i tanti ex che hanno costellato e costellano tuttora la storia di Lecce e Palermo ce n’è uno che ha lasciato ottimi ricordi in entrambe le piazze come allenatore: si tratta di Delio Rossi. Il tecnico è stato intervistato da La Gazzetta dello Sport proprio per commentare l’incrocio tra due squadre che hanno avuto un ruolo importante nella sua carriera in panchina.

Ecco un estratto del suo pensiero: “A Lecce realizzammo un capolavoro. Dopo la retrocessione in B, la famiglia Semeraro, alla quale sono rimasto legato, puntò alla valorizzazione dei talenti sbocciati dal vivaio. Mi gustai la meglio gioventù, con i vari Vucinic, Ledesma, Bojinov e Konan. Che spettacolo il Via del Mare nella gara dell’ultima giornata con il Palermo: terzi in classifica, con due punti di vantaggio sui rosanero, ci sarebbe bastato il pareggio. Vincemmo 3-0, fu Serie A e festa grande, con almeno 35.000 spettatori allo stadioIl presidente Zamparini mi ricordò il match vinto dal mio Lecce con supremazia netta. Per un anno e mezzo ho proposto il mio calcio con i rosanero, arrivando in Europa League e alla finale di Coppa Italia, persa contro l’Inter. A Palermo ho potuto contare anche sull’apporto di Liverani, che ritrovai dopo la comune esperienza nella Lazio“.

Parlando degli attuali due tecnici, Liverani e Stellone, Rossi osserva: “Nel calcio che punta, anche per questioni economiche, sui giovani, entrambi hanno avuto chance importanti. Il Palermo ha una rosa di qualità, i giallorossi hanno invece individualità di spicco e qualche fedelissimo del tecnico. I duelli a centrocampo saranno decisivi. Entrambe possono puntare alla A“.

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