LECCE – Caduta in prescrizione e quindi annullata dalla Cassazione la condanna a 2 anni e mezzo di reclusione per Giovanni Semeraro che era scaturita in seguito all’inchiesta denominata “Studium 2000. La vicenda risale ormai ad 8 anni fa, quando l’ex patron dell’U.S. Lecce fu condannato per avvelenamento colposo della falda acquifera sottostante il cantiere dell’Università del Salento.

Le indagini presero il via dopo un esposto presentato da alcuni residenti nella zona di Via di Valesio, preoccupati per i continui miasmi provenienti proprio dal cantiere della boblioteca dell’Università sotto i cui terreni erano stati sversati degli idrocarburi dalle cisterne di proprietà della Rg Semeraro che lungo Viale Taranto possedeva il deposito Apisem, poi dismesso nel 1997.

La mancata comunicazione dell’inquinamento del terreno e della falda acquifera alle autorità competenti è valsa però a Semeraro la conferma della condanna a 4 mesi di reclusione con pena sospesa, non subordinata alla bonifica del sito, al ripristino dei luoghi ed al risarcimento delle parti civili.

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