LECCE – Se non fosse tutto vero, ci sarebbe da dire che siamo su “Scherzi a parte“… Il TAR del Lazio nel pomeriggio di oggi ha fatto retromarcia ed annullato il decreto di sospensione che lo stesso tribunale aveva emesso il 15 settembre scorso ammettendo i ricorsi presentati da Ternana e Pro Vercelli per un eventuale rispescaggio in Serie B. Diventano così inutili le udienze di venerdì e lunedì prossimo, anticipate per motivi di urgenza. Pertanto, le discussioni sui ricorsi saranno celebrate il prossimo 26 settembre e, in caso di pronunciamento contrario, le squadre che sperano nei ripescaggi in B potrebbero rivolgersi al Consiglio di Stato.

Il TAR ha ritenuto “prevalente interesse pubblico al regolare svolgimento del campionato così come calendarizzato dalle rispettive leghe professionistiche, in adesione al costante orientamento giurisprudenziale della Sezione“, accogliendo le istanze presentate dalla Lega B che si è a sua volta rivolta al Tribunale laziale sottolineando proprio “l’interesse pubblico alla continuità del campionato” che il precedente decreto “potrebbe sconvolgere irreversibilmente“.

La vicenda, oramai grottesca e dai contorni sempre più contorti, sembra dunque destinata a dissolversi come una bolla di sapone: la seconda serie italiana resterà a 19 squadre come sancito da Lega B e Figc, con buona pace (si fa per dire…) dei ricorrenti. Nel prossimo weekend la B non solo scenderà regolarmente in campo, ma la disputa della quarta giornata del torneo 2018/’19 sancirà la più che probabile fine della querelle.

Il caos ha finora regnato sovrano. Dopo la pronuncia del Collegio di Garanzia dello Sport, anche la Serie C si era infatti mossa ed aveva rinviato a data da destinarsi i match delle società interessate dalla questione-ripescaggi.

Intanto, Franco Frattini va avanti, anche dopo la sentenza del Tar. Il presidente dell’Alta Corte di Giustizia del CONI – sempre tramite Twitter – ha fatto sapere che è intenzionato comunque a convocare nuovamente il Collegio per venerdì, per arrivare ad una sentenza definitiva: “Nel pomeriggio ci sarà un nuovo decreto, con una nuova udienza e abbreviazione d’ufficio dei termini“.

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