LECCE – Finale amaro, non solo sportivamente parlando, quello di Lecce-Salernitana (2-2), gara segnata dall’esordio in giallorosso per Cosimo Chiricò al 78° minuto di gioco. Sono ben note le frizioni tra l’attaccante giallorosso e gli Ultrà della Curva Nord, che ne contesta alcuni precedenti comportamenti, così quando mister Fabio Liverani lo ha inserito al posto di Scavone l’atmosfera di tifo e supporto incessante che fin lì aveva contraddistinto il settore più caldo si è trasformata in una veemente contestazione che non ha risparmiato nessuno.

Oltre al giocatore, fischiato ogni qual volta toccasse palla e invitato verbalmente ad abbandonare Lecce, sono stati destinatari di aspri cori il tecnico, reo di averlo schierato, e la società, accusata di aver effettauto l’acquisto. La restante parte dello stadio si è invece dissociata, manifestando la propria solidarietà con applausi al calciatore (meritevole di aver conquistato il fallo da cui è scaturito il provvisorio 2-1) e con fischi indirizzati ai tifosi della Nord quando si levavano cori contro società e mister.

Il clima si è fatto ancor più cupo quando, in segno di aperta protesta, si è deciso di rimuovere dal settore striscioni e drappi giallorossi che fin lì lo avevano accesamente colorato. Al termine della gara, infine, sono stati ingiuriati i componenti della rosa del Lecce rimasti sul prato a sostenere un allenamento. Il campionato ha appena avuto il tempo di iniziare, ma già si è aperta una profonda frattura tra Curva Nord, da una parte, e calciatori, allenatore, società e resto del tifo dall’altra: sarà insanabile?

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