LECCE – Fabio Liverani si è presentato in sala stampa per commentare la secca sconfitta del suo Lecce contro un Genoa più in palla e nettamente più forte sotto il profilo tecnico-tattico. L’allenatore giallorosso ha analizzato il pesante 4-0 in Coppa Italia parlando di quelle che, a suo avviso, sono le cause che lo hanno determinato.

pagelleL’ANALISI DELLA GARA- “È evidente che andare sotto contro questa squadra che ha qualità e con due errori individuali ha portato la partita in discesa per il Genoa. Palombi ha avuto un risentimento nel riscaldamento e ho preferito perderlo stasera, che per un tempo più lungo. Per noi questa era una possibilità per fare un passo in avanti anche in campionato, ma quando si cambia tanto c’è bisogno di più tempo. In fase di possesso ho visto cose buone tanto a metà campo, quanto in avanti. La squadra è buona, ha margini di miglioramento ampi. Abbiamo fatto troppo male nelle chiusure preventive e nell’attenzione sulle marcature: due gol su calcio da fermo, uno su calcio di punizione… Sul secondo credo ci sia stata una dormita generale, siamo rimasti tutti fermi”.

L’VVENTURA IN SERIE B-L’obiettivo della stagione è la salvezza. Siamo una neo-promossa e ci sono regole per fare la squadra con tanti blocchi, con paletti e ruoli da rispettare. Il mercato di alcune squadre come Verona, Benevento e Crotone credo sia sotto gli occhi di tutti: è superiore. Non lo dico per mettere le mani avanti, ma perché è un dato di fatto. Alcune squadre sono in B da tanti anni ed hanno una forza maggiore, poi ci sono altre che lottano come noi. La passione dei tifosi aiuterà, non dovrà mai mancare l’entusiasmo e resto positivo a prescindere dal risultato. Abbiamo una piazza esigente ed essere sinceri aiuterà: dopo sei anni di Serie C con bagni di sangue e sacrifici economici grandi penso che mantenere la categoria sarebbe un patrimonio della società. Poi il sogno è sempre vivo: qualche volta con entusiasmo, organizzazione e giocatori da valutare si può fare un grande campionato. La salvezza resta però vitale”.

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