LECCE – Fabio Liverani affida alla Gazzetta dello Sport le proprie considerzioni su diversi argomenti di stretta attualità che riguardano il Lecce, la prossima stagione in Serie B ed il calciomercato del club giallorosso.

LA B che verrà-Le retrocesse dalla Serie A hanno denaro da investire sul mercato; poi club come Palermo, Bari, Venezia, Perugia e Pescara inseguiranno ancora la promozione. Il Lecce, che ha una storia importante, cercherà di essere in questo gruppone. Stiamo costruendo un organico competitivo, magari saremo la mina vagante della prossima Serie B“.

Lecce attivissimo sul mercato-In un mercato quasi fermo, in B nessun club si è mosso quanto il Lecce. Merito della proprietà e del ds Meluso, che lavorano per acquisire giocatori con le caratteristiche da me indicate. Solo una volta, nel Genoa, ho allenato sin dal primo giorno di ritiro, ma riuscii a incidere pochissimo sul mercato. Questo Lecce, invece, lo sento mio: sta sbocciando come avevo sognato sin dalle prime riunioni con i dirigenti“.

La scelta del futuro portiere- C’è da capire chi difenderà la porta giallorossa nel torneo cadetto. In attesa di capire se il Bologna lascerà ancora Perucchini nel Salento, c’è già pronta l’alternativa: Lamanna, oppure Vigorito: “Perucchini è del Bologna: continuiamo a trattare. Lamanna vanta esperienza anche in A e Vigorito ha fatto molto bene nel Frosinone, promosso nella massima divisione. Il secondo sarà Bleve“.

Il trequartista- Falletti, Chiaretti, Laribi: il ruolo cruciale nello scacchiere tattico di Liverani è quello del fantasista che agisca dietro la coppia di attaccanti nel modulo 4-3-1-2 spesso e volentieri adottato dal Lecce. I nomi sono sempre gli stessi da gennaio: “Falco e Falletti insieme starebbero bene, però pure Chiaretti ha qualità. E abbiamo cercato Laribi. Il fatto che giocatori come l’uruguaiano, come gli stessi Casarini e Lamanna pensino di passare al Lecce dimostra quanto società e ambiente siano considerati“.

Capitolo Di Piazza- Impossibile non toccare un argomento che ha suscitato spaccature all’interno della tifoseria leccese come la mancata riscatto di Matteo Di Piazza, tornato al Foggia: “Un allenatore deve pesare le caratteristiche dei singoli e poi decidere d’intesa con i dirigenti. Su Di Piazza c’è stata convergenza tra società e tecnico, su costo del riscatto, ingaggio, età ed esperienza in B del giocatore. Il suo comportamento nei miei confronti? Ci sta tutto ma hanno inciso pure altre valutazioni, soprattutto per abbassare l’età media e cercare elementi con più esperienza in B“.

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