LECCE – René De Picciotto alza la posta in palio e si dice pronto ad acquistare lo stadioVia del Mare” di Lecce per gestirlo secondo le più moderne strategie di marketing. Ad annunciarlo è stato in un’intervista rilasciata alla Gazzetta dello Sport lo stesso imprenditore svizzero, che da tempo ha messo radici nel Salento e che ha appena aumentato la sua quota azionaria all’interno dell’U.S. Lecce, portandola al 30 percento.

Queste alcune sue dichiarazioni in merito: “Partecipo alla vita del Lecce, ma non voglio ruoli all’interno del CdA. Saverio (Sticchi Damiani, ndr) e Corrado (Liguori, ndr) mi stanno facendo appassionare; sin qui il calcio non mi aveva assolutamente preso, anche perché ho sempre saputo che circola tanto ‘nero’. Invece, questo Lecce è una società pulita, giovane, trasparente e può crescere tanto. E io sarò al suo fianco, senza porci limiti. Nell’ultima riunione, ho chiesto ai soci di farmi sapere quale può essere il costo dell’ambizione. Leggo che in Serie B ci sono diversi club in difficoltà finanziarie e, quindi, ci saranno margini per sorprese da parte di società sane come la nostra. Lo stadio è patrimonio del Comune e, di questi tempi, è impensabile che un ente pubblico intervenga per ristrutturare uno stadio o addirittura per costruirne uno nuovo. Sarei disponibile ad acquistare il ‘Via del Mare’, a patto, però, che si possa puntare a un’utilizzo extracalcistico quotidiano, non legato solo al fine settimana“.

Parlando poi della tifoseria giallorossa, ecco un’altra bomba: “Mi incuriosisce tastare il polso alla tifoseria… Sento parlare di un bacino di utenza di 500.000 sportivi nel Salento. Senza arrivare a considerare una forma di azionariato popolare, per me impossibile, vorrei lanciare una proposta. Per amore del Lecce, magari da fidelizzare con card appropriate, quanti salentini assicurerebbero un contributo anche di solo 20 euro al club? Sarebbe importante iniziare a contarci. Certo, noi soci dobbiamo proteggere il tesoro dei quasi 30.000 spettatori presenti alla sfida decisiva con la Paganese“.

Commenti