LECCE (di Italo Aromolo) – Analizziamo le principali situazioni di gioco di Lecce-Juve Stabia, gara valida per la 27esima giornata del Girone C della Serie C e terminata 0-1, nella nostra video-analisi tattica.

Il sapore amaro della sconfitta si presenta anche al Lecce di mister Fabio Liverani ma trovare il pertugio giusto era davvero un’ impresa ardua contro questa Juve Stabia, capace di portare stabilmente fino a 9 giocatori di movimento in fase difensiva. Con i duelli aerei al centro dell’area in netta inferiorità numerica, l’unica soluzione possibile per la formazione di casa è cercare il tiro da fuori sulla seconda palla: a metà del secondo tempo ci prova Marco Armellino, pochi minuti prima Marco Mancosu in un azione del tutto simile.

Il canovaccio tattico della partita è chiaro e alle Vespe non resta che l’azione di contropiede per pungere: al 70° lo stabiese Mastalli si inserisce su un lancio dalle retrovie attaccando lo spazio centrale lasciato da Andrea Arrigoni, in marcatura sul portatore, e Mancosu, che non lo segue in velocità. L’intervento di Ciccio Cosenza coglie contro tempo Antonio Marino che arriva in corsa, i due terzini sono ancora troppo alti e così lo stesso Mastalli può concludere una corsa di 60 metri andando a realizzare il gol della vittoria con un tiro che si insacca alla destra di Filippo Perucchini.

Con lo scorrere del tempo e la fine che si avvicina, mister Liverani le prova davvero tutte inserendo quattro attaccanti di ruolo: a Giuseppe Torromino, Salvatore Caturano, Andrea Saraniti ed Edgaras Dubickas si aggiunge Cosenza, stabilmente in avanti come quinto. Con la sostituzione di Marino e i soli Checco Lepore e Luca Di Matteo rimasti in difesa, la Juve Stabia sfiora il gol del raddoppio con il neoentrato Simeri che in superiorità numerica opta per la soluzione personale piuttosto che servire il compagno arretrato ma trova la straordinaria opposizione del portiere giallorosso. Non c’è più tempo: sotto la pioggia battente il Lecce esce dal campo sconfitto ma il raggelato pubblico del “Via del Mare” lo saluta con un applauso nella certezza che il sereno non tarderà a tornare.

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