LECCE (di Pierpaolo Sergio) – Le pagelle di Lecce-Juve Stabia sono amare per i giallorossi che hanno subito inopinatamente la prima sconfitta casalinga della stagione e visto interrompersi a 22 la scia di risultati utili consecutivi. Lepore e compagni hanno alzato bandiera bianca nel giorno in cui poteva andare a +10 sul Catania ed invece nulla ha girato come avrebbe dovuto.

PERUCCHINI: Praticamente inoperoso per tutto il primo tempo, prende freddo e pioggia guardando la partita da spettatore. Nella ripresa la musica però cambia e la Juve Stabia gli crea non pochi problemi. Incolpevole sul gol incassato, evita un passivo ancor più pesante con un ottimo intervento su Simeri nel finale. Quando non ci arriva lui è il palo ad aiutarlo. VOTO: 6,5

LEPORE: Per tutto il primo tempo approfitta dell’atteggiamento rinunciatario della Juve Stabia per spingersi in avanti con regolarità, ma l’intesa con i compagni che agiscono lungo il suo stesso versante non è stata delle migliori. Ci prova con conclusioni dalla distanza ed in una di queste sfiora la traversa con un potente destro, mentre nella ripresa su punizione regala l’illusione del gol, ma la sfera termina di poco a lato. Davvero troppi però i traversoni ciccati. VOTO: 5,5

COSENZA: Sempre concentrato e autore di ottime scelte di tempo nelle occasioni in cui è chiamato ad interventi per disinnescare le offensive campane. Si imbambola però quando regala palla a Paponi che offre un assist al bacio a Mastalli per il gol del vantaggio. VOTO: 5,5

MARINO: Le “vespe” preferiscono non attaccare e quando lo fanno non creano eccessivi patemi d’animo. Ne consegue che, nella prima frazione di gioco, le occasioni in cui mettere la museruola agli avanti ospiti non sono state tante. Tuttavia deve assumersi le sue colpe nell’azione che porta al gol di Mastalli dove è correo anche lui. VOTO: 5 → (dall’81’) DUBICKAS: Gli capita un pallone sporco in mischia che potrebbe indirizzare in porta ma la difesa dello Stabia sventa. Poi non si vede più. S.V.

DI MATTEO: Si fa vedere in avanti come sa fare e predilige alla ricerca del cross dal fondo, ma non ne azzecca uno nemmeno per sbaglio. L’ex Melara lo tiene costantemente in apprensione. Si fa comunque apprezzare per qualche pallone recuperato. VOTO: 5,5

MANCOSU: Spesso si trasforma nel vero trequartista che manca a questo Lecce provando ad innescare le punte leccesi con passaggi filtranti, non sempre però precisi come servirebbe. Tenta anche lui di calciare da lontano con Bacci che salva di piede la più clamorosa conclusione. Nel finale cala vistosamente dopo il forcing condotto alla ricerca del gol del pareggio che non arriverà. VOTO: 6

ARRIGONI: La pioggia gli crea qualche imbarazzo di troppo nel controllo della sfera. Il terreno bagnato non lo aiuta poi nelle verticalizzazioni che tenta a favore del tandem d’attacco giallorosso. Tuttavia, il numero di palloni che gioca è sempre impressionante. VOTO: 6

ARMELLINO: Trotterella sulla centrodestra della mediana leccese dove bada più a tenere al coperto la retroguardia da eventuali ripartenze della Juve Stabia, che ad aiutare nella fase di possesso. Quando in svantaggio serviva creare superiorità in attacco o rendersi pericoloso per tentare di raggiungere almeno il pari palesa i tanti impacci già mostrati in altre situzioni. VOTO: 5 → (dall’81’) CATURANO: Mossa della disperazione che non porta i frutti sperati. Impossibile trovare spazi e palloni giocabili in un’area stabiese piena come un uovo sodo. S.V.

COSTA FERREIRA: Ribadiamo: non è lui che può togliere le castagne dal fuoco a mister Liverani agendo da trequartista. Non ha nè il passo, nè la visione di gioco di un “numero 10” alla… Liverani. Lento e inconcludente. VOTO: 5 → (dal 60′) TABANELLI: Torna in campo dopo la fugace apparizione col Catanzaro, ma non lascia traccia del suo impiego. La partita meno adatta per riuscire a dare una mano ad una squadra sempre più bisognosa di fosforo a centrocampo perché tremendamente povera di idee. VOTO: 5

DI PIAZZA: Appare il più delle volte abbandonato a se stesso, sempre in attesa di ricevere un pallone che sia giocabile o che gli permetta di sfruttare la sua grande velocità. I rifornimenti invece latitano o risultano sempre fuori misura. Si fa ammonire ingenuamente per fallo su Viola. Unico dell’incontro. VOTO: 5,5 → (dal 65′) TORROMINO: Tanta foga ma poca incisività. Cerca di dare un minimo di velocità alla asfittica manovra giallorossa. VOTO: 5,5

SARANITI: Ha nel primo tempo sulla testa due buone opportunità per sbloccare la gara dallo 0-0. Le fallisce entrambe e non sembra integrarsi perfettamente con Di Piazza come compagno d’attacco. In avvio di ripresa ha sul sinistro una grossa occasione per bucare Bacci, ma calcia incredibilmente a lato. VOTO: 5

All. LIVERANI: Questo Lecce ha tanto orgoglio e tanto cuore, ma la mente e le gambe sono annebbiate. Un campanello d’allarme (non il primo) era arrivato domenica scorsa con la Sicula Leonzio, oggi la situazione è detonata. Ansia da prestazione o stanchezza? Probabilmente entrambe, ma ora serve rialzare subito la testa e ricominciare a pedalare per non sprecare altri match point. Nervoso come oggi non lo avevamo visto mai. VOTO: 5

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