LECCE (di Italo Aromolo) – Analizziamo le principali situazioni di gioco di Sicula Leonzio-Lecce, gara valida per la 26^ giornata del Girone C della Serie C e terminata 0-0, nella nostra video-analisi tattica.

Partenza sprint del Lecce che va vicino al vantaggio dopo appena 5 minuti: il centrocampo a rombo di mister Fabio Liverani riconquista palla in superiorità numerica contro quello a 3 della Leonzio, Giuseppe Torromino in libertà si abbassa in appoggio sulla trequarti e con un lancio che è l’estrema sintesi di rapidità e gioco a memoria serve di prima Andrea Saraniti: l’ex Francavilla sfrutta al meglio il lieve disallineamento della retroguardia avversaria e scatta in profondità, ma la sua conclusione è debole e strozzata.

Da manuale del calcio l’azione che alla mezz’ora di gioco porta al calcio di rigore richiesto dal Lecce: da una situazione di totale impasse offensivo-difensivo si sviluppano tre soluzioni in movimento per il portatore di palla – sovrapposizione, appoggio e profondità – con quest’ultima che è sfruttata per lanciare a rete Pedro Costa Ferreira anticipato dall’uscita del portiere bianconero Narciso.

Il secondo tempo della Leonzio comincia con atteggiamento arrembante: sulla catena di sinistra salgono terzino e mezz’ala con ben tre difendenti del Lecce che vanno sulla palla, lasciando troppa libertà all’attaccante di ruolo. Ciccio Cosenza fiuta il pericolo e si sgancia dalla catena difensiva per andare in marcatura, quindi al centro dell’area si crea una pericolosa situazione di parità numerica che permette al bomber siciliano Bollino di calciare a rete, ma il gioco è fermo per precedente fallo su Marino.

È praticamente l’ultimo sussulto di uno zero a zero che accontenta tutti. Il Lecce continua la sua fuga in classifica con un punto di distacco in più dal Catania e una partita in meno a separarlo da un epilogo che, continuando così, non potrà essere che dei migliori.

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