LECCE – Ci sarebbe l’ombra della combine sull’incontro di Serie B Bari-Castel di Sangro del 15 giugno 1997. A rivelare i dettagli di quello che sarebbe stato un accordo tra le due società sono stati ieri sera durante la trasmissione “Non è l’Arena“, andata in onda su La7 e condotta da Massimo Giletti, due ex calciatori del club abruzzese. I biancorossi erano chiamati alla vittoria per tornare in Serie A, mentre i giallorossi erano ormai salvi.

Si tratta dell’ex centrocampista Luca Albieri, che si è mostrato davanti alle telecamere a viso scoperto, ed un altro ex calciatore che ha raccontato i dettagli dell’accordo senza sapere di essere ripreso e di cui non è stata resa nota l’identità. A detta dei due, quel match era stato combinato a tavolino, con gli ospiti di Osvaldo Jaconi che avrebbero dovuto lasciare via libera al Bari allora allenato da Eugenio Fascetti che festeggiava il ritorno in massima serie davanti ai propri tifosi al “San Nicola“, conoscendo già prima della gara il risultato finale di 3-1. Effettivamente, la sfida terminò 3-1 con i gol di Ventola, Guerrero e Volpi per il Bari e di Claudio Bonomi su rigore per gli ospiti. Un accordo, è stato detto, pagato 300 milioni di lire, da spartirsi tra tutti i componenti della rosa del Castel di Sangro che in quegli anni viveva il suo momentio di gloria, con l’approdo tra i Cadetti.

A rendere la vicenda più inquietante e torbida c’è il fatto che all’epoca il presidente del Castel di Sangro era quel Gabriele Gravina che oggi è il numero uno della Lega Pro e recente candidato alla presidenza della Figc. Ecco cosa ha dichiarato all’Ansa sulla questione: “La promozione in A del Bari e la permanenza in B del Castel di Sangro furono frutto di una competizione assolutamente regolare che oggi si tenta di infangare attraverso un castello di illazioni che, a distanza di oltre 20 anni, tendono a screditare una pagina assolutamente pulita del calcio italiano. I fatti sono già stati oggetto di valutazioni da parte delle Autorità giudiziarie che, su istanza delle parti interessate per ipotesi di diffamazione, si sono pronunciate condannando a risarcimenti chi allora si rese autore di analoghe diffamazioni, lo scrittore Joe McGinnis. Provvederà ad adire le autorità competenti affinché chi, direttamente o indirettamente, ha denigrato attraverso notizie false l’immagine di dirigenti, società, calciatori e tecnici che hanno scritto una pagina storica del nostro calcio, ne risponda“.

Ecco il video della testimonianza di Albieri pubblicato da GazzettaTV:

Questo, invece, il filmato del calciatore rimasto anonimo:

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