LECCE (di Pierpaolo Sergio) – Le pagelle di Lecce-Catanzaro vedono imporsi per distacco sugli altri compagni il neo-arrivato bomber  Andrea Saraniti, match-winner dell’incontro, con un gol fatto ed uno propiziato sull’autorete di Di Nunzio. Ottimo esordio con la maglia giallorossa ed una gioia immensa, trattenuta a stento. Di Marco Mancosu il terzo gol dei padroni di casa.

PERUCCHINI: Subisce una rete sulla quale non ha specifiche responsabilità. Per il resto controlla senza particolari problemi le pur decise conclusioni degli ospiti. VOTO: 6

LEPORE: Pennella cross tesi e precisi in mezzo all’area e da uno di questi nasce il gol del vantaggio di Saraniti. Dinamico ed in ripresa sul piano atletico, deve impegnarsi al massimo per tamponare le discese dei calabresi lungo la sua fascia, dove non sempre gode della collaborazione di Armellino. Cala nel secondo tempo. VOTO: 6,5

COSENZA: Becca un’ammonizione che gli farà saltare la trasferta di venerdì a Bisceglie. Poi un tocco galeotto in piena area non viene sanzionato dall’incerto arbitro Proietti, ma si conferma il difensore più in forma e concentrato del Lecce, sventando ogni minaccia per via centrale che arrivasse in area leccese. VOTO: 6,5

MARINO: In grande affanno su Infantino, presta il fianco alle scorribande catanzaresi lungo la zona di sua competenza, anche perché Di Matteo latita in copertura concedendo a Letizia la palla del pareggio e, subito dopo, quella per il clamoroso vantaggio. VOTO: 5

DI MATTEO: Indeciso e impreciso sulla fascia mancina, lascia praterie agli attaccanti ospiti che non hanno difficoltà ad incunearsi in area leccese e rendersi più che pericolosi. Il tutto, nonostante gli allenamenti mirati svolti in settimana su indicazione di liverani che aveva presagito quello sviluppo della manovra ospite. Si destraggia meglio in attacco, dove si propone con più voglia. VOTO: 5 → (dal 57′) LEGITTIMO: Quadra la retroguardia giallorossa conferendole maggiore solidità e maggiore impenetrabilità. Mette una falla lì dove il Catanzaro nel primo tempo aveva trovato vita troppo facile. VOTO: 6

MANCOSU: Per tutto il primo tempo, prosegue il momento di appannamento del centrocampista sardo. Lo schieramento iniziale del Lecce con Tabanelli più propenso alla fase offensiva, che a dare una mano in fase di non possesso lo espone a figuracce come in occasione della rete di Letizia che lo beffa in velocità. Si riprende nel secondo tempo, quando ritrova passo e piglio giusti, segnando la terza rete che chiude il match. VOTO: 6 → (dall’82’) TORROMINO: Pochi minuti per lui in campo a giochi già fatti, ma accontenta il suo allenatore per l’atteggiamento. Forse accontenta meno se stesso vista la fretta con cui esce dal terreno di gioco nonostante la squadra festeggiasse sotto la Nord la vittoria e nonostante il presidente Sticchi Damiani provasse a consolarlo. S.V.

ARRIGONI: Anche con la maschera protettiva che gli crea qualche ovvio impiccio riesce ad essere il più lucido e dinamico della mediana salentina. Orchestra come sa la manovra e si conferma indispensabile per questa compagine. VOTO: 6,5

ARMELLINO: Come detto per Mancosu, la verve e la velocità del centrocampo calabrese lo mandano inizialmente in confusione, anche se lotta su ogni pallone conteso come un leone. VOTO: 6

TABANELLI: Esordio tutto sommato positivo per l’ex Padova che ha fatto vedere buone giocate e trame di gioco verticali. Esce all’intervallo quando ha finito la benzina nelle gambe. Liverani, che lo prevedeva, aveva mandato a far riscaldare Tsonev già al 1’ minuto di gioco. VOTO: 6 → (dal 46’) TSONEV: Dà maggiore linearità alla manovra leccese ed e già integrato negli schemi voluti dal suo allenatore. Inoltre serve a Saraniti la palla per il cross dal quale scaturisce l’autorete di Di Nunzio. VOTO: 6

DUBICKAS: Seconda partita consecutiva da titolare per il baby lituano che ce la mette tutta per rendersi utile alla causa. Qualche buono spunto per lui, ma niente più. VOTO: 6 → (dal 57’) DI PIAZZA: Stavolta non c’è bisogno di una sua prodezza per portare a casa il risultato. Si può quindi limitare ad una “normale” gestione. VOTO: 6

SARANITI: Esordio migliore non poteva sognarlo. Impiega appena 11 minuti per dimostrare di che pasta sia fatto e segnare il suo primo gol con la maglia del Lecce, poi propizia l’autorete del Catanzaro che riporta il Lecce avanti nel punteggio. Nel complesso una gara convincente anche per il piglio con cui è sceso in campo a dimostrazione che al Lecce serviva un attaccante con le sue caratteristiche. VOTO: 7,5 → (dal 74’) RICCARDI: In venti minuti si dimostra innesto utile per ridisegnare lo scacchiere tattico salentino, passando ad una più solida difesa a 5 in fase di non possesso. VOTO: 6

All. LIVERANI: Anche oggi sorprende con la formazione iniziale, mandando in campo da titolare Dubickas e Tabanelli. Non si tratta di esperimenti avventati, ovvio, poiché il polso della squadra ce l’ha solo lui. Tuttavia, qualche mugugno di troppo di qualche “senatore” che si intuisce anche dalle tribune è un campanello d’allarme da monitorare e smorzare sul nascere. In tal senso, di pelo sullo stomaco non ne manca all’allenatore leccese che si gode il primato, l’allungamento della striscia positiva ed i rinforzi invernali. VOTO: 6,5

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