LECCE (di Pierpaolo Sergio) – Nelle pagelle di Lecce-Catania, big match della 22^ giornata di campionato, a meritare voti alti sono in particolare Ciccio Cosenza, Andrea Arrigoni e Matteo Di Piazza. Sottotono Lepore, Di Matteo, Armellino e Mancosu, come pure la coppia d’attacco iniziale Caturano-Torromino.

PERUCCHINI: Qualche responsabilità in occasione del rigore del Catania ce l’ha: non trattiene il pallone sulla bordata di Di Grazia e costringe Di Matteo al fallo su Mazzarani che costa il penalty a sfavore. Lodi è un calciatore troppo navigato per fallire dagli 11 metri e lo spiazza. Per il resto non corre rischi degni di nota. VOTO: 5

LEPORE: Corre tanto ma senza il necessario costrutto lungo la fascia destra concedendo troppi spazi alle ripartenze catanesi. Dal fondo arrivano pochi cross sfruttabili dalle punte e spesso sono imprecisi. VOTO: 5

COSENZA: Regge da solo l’intero reparto arretrato giallorosso mettendoci una pezza in ogni situazione. L’unico a mantenere freddezza e lucidità, senza farsi prendere dalla smania di recuperare lo svantaggio. VOTO: 6,5

RICCARDI: Inizia benino e controlla a dovere gli avversari che gli si parano davanti. A volte deve risolvere i problemi creati dalla latitanza di Di Matteo in fase difensiva. Poi perde serenità e convinzione, sprecando qualche pallone di troppo. VOTO: 6

DI MATTEO: Partenza promettente, soprattutto in spinta propulsiva lungo l’out mancino. Poi il Catania lo mette alla frusta con veloci capovolgimenti di fronte che lo tagliano spesso e volentieri fuori, lasciando a Caccavallo praterie per puntare la porta leccese. Suo il fallo da rigore su Mazzarani per una scivolata in piena area che permette agli ospiti di portarsi in vantaggio. VOTO: 5

MANCOSU: Tutto un altro Mancosu rispetto al bel giocatore ammirato fino alla sfida di domenica scorsa in Coppa Italia col Matera. Lento, prevedibile e impreciso, perde diversi palloni a centrocampo, il reparto più in difficoltà quest’oggi. VOTO: 5

ARRIGONI: In mezzo al campo è il solo a non perdere mai la bussola, tamponando e facendo ripartire la farraginosa manovra giallorossa. Chiude sugli avversari che si fiondano in massa nella metà campo leccese e prova senza fortuna pure la botta dalla distanza. VOTO: 7 → (dal 94′) MARINO: s.v.

ARMELLINO: Gira come un’anima in pena sul centro-destra dove fatica, in coppia con Lepore, ad arginare le folate rossazzurre. VOTO: 5

CATURANO: Poco servito, lotta in mezzo all’area di rigore del Catania dove si fa vedere solo nel finale di primo tempo con una girata di testa che trova Pisseri pronto alla parata. VOTO: 5,5 → (dal 76’) DUBICKAS: Entra in campo un po’ a sorpresa nel finale di match e recupera qualche buon pallone in zona d’attacco. VOTO: 6

COSTA FERREIRA:  Non è e non può essere lui il trequartista del Lecce. Macchinoso e inconcludente, si fa notare solo per i tantissimi palloni persi e le ripartenze concesse scaturite da suoi errori in fase di possesso e appoggio. VOTO: 4,5 → (dal 58’) TSONEV: Apporta energie utili a gestire il possesso-palla nella fase più delicata dell’incontro. Buon dinamismo e temperamento sempre utili in simili sfide. VOTO: 6

TORROMINO: Prova a scardinare l’attenta retroguardia ospite con la sua mobilità, ma le intenzioni non sono all’altezza della resa. In porta non tira mai. VOTO: 5 → (dal 58’) DI PIAZZA: Prima palla giocata e subito ritrova il gol che fa venire giù il “Via del Mare”: servito da Mancosu, finta e controfinta su Bogdan che prova invano a marcarlo, controllo di destro e diagonale di sinistro che supera Pisseri. Peccato che dopo 5 settimane di assenza non abbia ancora nelle gambe 90′ di gioco. VOTO: 8

Fabio LiveraniAll. LIVERANI: Il Catania ha studiato molto bene il Lecce e ne ha messo a nudo le pecche. Nel primo tempo i padroni di casa hanno sofferto la migliore organizzazione tattica e hanno messo la gara subito per il verso giusto col vantaggio di Lodi dal dischetto. Il Lecce ha subito il colpo, ha vacillato e palesato qualche difetto caratteriale e psicologico non da squadra prima in classifica. Evidentemente la strigliata tra primo e secondo tempo ha destato parecchi elementi dal torpore che li aveva attanagliati. Poi l’ingresso risolutore di Di Piazza ha rimesso in carreggiata la gara, regalando alla capolista un punto buono a mantenere a 4 lunghezze il margine sui catanesi. VOTO: 6

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