Bari-Lecce 0-2 - Tifosi del Lecce a BariLECCE (di Emanuele Spagnolo e Massimo Vetrugno) – Il derby, si sa, è la partita che si attende con più trepidazione nell’interno dell’arco di una stagione sportiva, una gara che non mette in palio i semplici punti di campionato, ma la leadership territoriale, il giubilo di un popolo che vive l’attesa e ogni singolo momento del confronto come se fosse l’ultimo di una battaglia sanguinosa. Ci si gioca “la faccia” in un derby e Lecce ha conosciuto bene questo tipo di emozioni: da quando, in particolar modo, il calcio è sbarcato nelle categorie che contano, la tifoseria giallorossa si è potuta confrontare con quella biancorossa del Bari, dando vita ad una rivalità senza precedenti, condita da maestose coreografie e tanto di sfottò, che oltre le vittorie e le sconfitte registrate nei diversi campionati, è stato da sempre quel sale che ha insaporito ogni incrocio che c’è stato. È da 6 anni però che i tifosi del Lecce non vivono tutto ciò: l’attesa spasmodica della settimana, il pre-partita, la sfida, l’incitamento ai propri giocatori, la gioia della vittoria.

lecce-monteroni-2Ed era da 8 stagioni, invece, che la Lecce del basket non incrociava sulla sua strada Monteroni. Il paragone col derby calcistico tra Lecce e Bari può sembrare inopportuno, considerando che comunque Monteroni è una cittadina della nostra provincia, ma di sicuro la rivalità creatasi tra il capoluogo e quello della cittadella universitaria, nel mondo della pallacanestro, è di gran lunga superiore a quello che ci si può aspettare. Aggiungiamoci per altro un’attesa tanto lunga e la voglia di riscattare una finale play-off persa, da parte dei gialloblù monteronesi, nel lontano 28 maggio 2009. Infatti allora la Wurstel Scarlino Lecce, allenata da coach Gianluca Quarta, batté la MD Discount Quarta Caffè Monteroni e fu promossa. Da quel giorno, però, sono cambiate tante cose: Monteroni è riuscita in seguito a giocarsi le sue carte in serie B, dopo la splendida annata del 2012, invece la Wurstel Scarlino Lecce ha tirato i remi in barca, stroncata probabilmente dalla crisi che ha avvolto anche il mondo della palla a spicchi. Monteroni ha continuato per la sua strada, nel frattempo Lecce si è rialzata. La scorsa stagione, il destino ha voluto che le due squadre si rincontrassero ancora una volta: Monteroni retrocesso in Serie C, la nuova Lupa Lecce del patron Angelo Perniola promossa in Serie C, dopo la vittoria del campionato di Serie D pugliese.

Un destino curioso, che ha permesso di ravvolgere il nastro dei ricordi e regalare una nuova pellicola, di quello che sarà per sempre, un derby unico e sentito. Da una parte la Lupa Lecce di coach Federico Santoro (appena subentrato all’esonerato Tonino Bray), un gruppo costituito da giocatori molto esperti come Colella, capitan Mocavero (per altro ambedue ex Monteroni) e, il neo-arrivo Malaventura, che nonostante l’età un po’ avanzata costituiscono una base di assoluto affidamento in una categoria come la serie C. Dall’altra la Quarta Caffè Monteroni di coach Sandro Argentieri (anch’egli subentrato), una squadra molto giovane, ricca di talenti del vivaio, che non per questo manca di qualità, anzi: infatti il settore giovanile della NPM è uno dei più floridi del meridione e questo lo confermano i risultati ottenuti nei campionati giovanili; la presenza poi di giocatori come Durini, Chirico e capitan Leucci, garantiscono la spalla giusta ai tarantolati per affrontare il campionato con la giusta tranquillità.

lecce-monteroniTutti ingredienti che hanno reso il ritorno dell’atteso derby semplicemente spettacolare. Ad infiammare il clima in campo ci hanno pensato poi le due tifoserie sugli spalti: da una parte i giallorossi pro Lupa Lecce, dall’altra i tantissimi e coloratissimi supporters gialloblù, che a nostro giudizio, pur uscendo sconfitti sul campo, hanno vinto la sfida con la tifoseria avversaria, dimostrandosi particolarmente calorosi e vicini alla squadra.

E proprio forti di ciò, i ragazzi di coach Argentieri riescono ad impattare bene la partita, tenendo sempre il passo della Lupa e ad allungare in maniera veemente nel secondo quarto, complice una difesa formidabile, piazzando un parziale di 10-24. Invece, 25-40 è il responso di metà gara: un risultato inaspettato, che manda in visibilio i supporters gialloblù e che sembra poter presagire una debacle pesante in casa giallorossa, pochi giorni dopo il cambio in panchina.

Al rientro dagli spogliatoi, la Lupa Lecce riesce però a ricucire lo strappo: la maggior esperienza del gruppo giallorosso prende il sopravvento sul gruppo tutto “cuore e sudore” di coach Argentieri, che non si risparmia un attimo, ma che perde lucidità e permette il ritorno dei locali, che vengono trascinati da un super Sirena (35 punti a referto). Il 64 pari finale è lo specchio di questo derby bellissimo: per decidere la vincente della sfida si va all’overtime, dove la maggior freddezza dei giallorossi viene premiata, anche in virtù di un Monteroni limitato dall’uscita per cinque falli di Latella, Errico e Leucci. Al termine della sfida (76-70 per la Lupa Lecce) applausi e anche qualche polemica sulla sponda gialloblù per via di qualche decisione arbitrale ritenuta discutibile. Ma è derby anche per questo…

Il tebellino:

Pallacanestro Lupa Lecce-Quarta Caffè Monteroni 76–70 (Parziali: 15-16, 10-24; 20-9, 19-15; 12-6 – Progressivi: 15-16, 25-40; 45-49, 64-64; 76-70)

Pallacanestro Lupa Lecce: Colella 6, Caloia 2, Ferilli, Malaventura 17, Mocavero 14, Quaranta, Sirena 35, Lasorte 2, Zezza, Rizzato, Passante. All. Federico Santoro

Quarta Caffè Monteroni: Latella 8, Errico 4, Chirico 18, Ljoljic 16, Durini 16, Leucci 7, Quarta, Lorenzo, Pallara, Guido, Giordano, Iacomelli. All. Sandro Argentieri

Arbitri: Mattia Sancilio e Fabrizio Farina Valaori di Brindisi

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