lepore-armellino-arrigoniLECCE (di Gavino Coradduzza) – Il Lecce riprende consapevolezza di quel che è, cioè capolista, dopo aver incassato due sberle dalla Reggina. Vince, ma è capace di soffrire anche giocando per mezzo secondo tempo in superiorità numerica. Disinvolta contro ogni aspettativa, la giovane squadra di Maurizi conferisce ai primi venti minuti di gioco un accento frizzante fino ad impensierire molto seriamente i soliti ottomila sugli spalti… Favorita anche da più di una “leggerezza” esibita dal Lecce in fase di ripartenza e di contenimento, la Reggina prova e riesce ad insidiare la porta giallorossa pur con le armi avanzate (punte) alquanto spuntate… Si tratta dei primi dieci, dodici minuti di gara; giusto il tempo necessario alla truppa di Liverani di carburare, riaprire lo spartito ed interpretarlo.

andrea-bianchimano-regginaPerò, a scherzare col fuoco ci si scotta; infatti Bianchimano, al 14°, manda la palla oltre le mani di Perucchini vanamente protese, con una impercettibile deviazione: è il vantaggio della Reggina. Il pacchetto di difesa giallorosso sembra essere entrato con notevole anticipo in clima natalizio: marcature larghe e poco arcigne, retropassaggi fuori misura, leggerezze inconsuete sia in appoggio, che nei rinvii, tanto che la Reggina può permettersi di sprecare una gigantesca occasione per raddoppiare… Ai quattro uomini di centrocampo non manca l’intenzione di fare, non manca l’impegno nè la corsa; quel che scarseggia è il “costrutto’’, cioè il filtro a protezione della difesa ed il lampo geniale nell’invitare le punte. Ma a fare acqua è prevalentemente la difesa: la Reggina ringrazia e al 25° raddoppia. Il Lecce sotto di due gol fa crescere la domanda su dove sia la capolista, quella capolista che una settimana prima, a Siracusa, aveva mortificato i siciliani.

esultanza-torromino-lecce-reggina-3-2Ma ad alleviare il magone che comincia a serpeggiare anche tra i ntifosim che, come sempre, non cessano di spingere la squadra, provvede Torromino il quale, dalla linea lunga dell’area fa partire un destro che si insacca a fil di palo: è l’1-2… A completare l’inseguimento è ancora un colpo di destro, questa volta scagliato dalla media distanza da Ciancio improvvisatosi bombardiere. Raccoglie di prima intenzione una improvvida respinta di pugno dell’implume (classe ’98) portiere ospite e scaraventa la palla in rete.

radoslav-tsonevLa partita non passerà alla storia come tra le migliori dell’era Liverani: molte incertezze anche se sufficientemente occultate e rimediate dal complessivo spirito di partecipazione collettivo ed anche dalle saltuarie finezze di alta scuola come quella sciorinata su calcio di punizione da Tsonev in chiusura di tempo. Una esecuzione di gran pregio che consegna al Lecce il vantaggio che si rivelerà definitivo…

espulsione-mezavilla-regginaLa ripresa è di tono un tantino migliore per merito di entrambe le squadre; in verità il disordine non è sparito del tutto anche se, apparentemente, la Reggina non pare in grado di saperne approfittare; però continua a provarci ed allora Liverani rinforza gli ormeggi (18°) richiamando in panca Torromino dolorante e sostituendolo con Drudi. In avanti Di Piazza dispone ora di corridoi invitanti; ne trova uno buonissimo, scappa in velocità, si beve un primo controllore mentre il secondo (Mezavilla) lo stende, rimediando il secondo “giallo”.

esultanza-vs-regginaSi direbbe che in undici contro dieci non ci sia più partita o quasi, ma non è così… Anche in inferiorità numerica la Reggina riesce a tenere in allarme la capolista ed i suoi tifosi. Serata così e così, in buona sostanza; anche se, per “buona sostanza”, come sempre, si intendono i tre punti. Si va avanti così. Le tre prime della lista hanno superato il 15° turno con una vittoria, le distanze in classifica son rimaste immutate e, dunque, mi pare logico concludere con un “va bene così”…

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