pagelle-siracusa-lecceSIRACUSA (di Pierpaolo Sergio) – Le pagelle di Siracusa-Lecce vedono spiccare i nomi dei giallorossi Ciccio Cosenza, Radoslav Tsonev, Andrea Arrigoni e Matteo Di Piazza che hanno disputato una gara super al “De Simone” annichilendo la compagine di casa. Di Marco Armellino la rete che ha sbloccato il match dopo appena 13′, mettendo in discesa una partita che sulla carta rappresentava un ostacolo impegnativo per la squadra di Fabio Liverani, ma che con i 3 punti conquistati rafforza la propria leadership nel girone e chiude nel migliore dei modi il trittico di sfide giocate in una settimana.

PERUCCHINI: Attento e reattivo nello sbarrare lo specchio della porta agli avversari soprattutto nel primo tempo. Anche quando i compagni non lo difendono a dovere lui ci mette sempre una pezza, negando la rete agli aretusei. Incolpevole sul gol da azione di calcio d’angolo che Catania segna sullo 0-3. VOTO: 7

LEPORE: Meglio in fase offensiva che quando difende. In avanti si spinge con frequenza e cerca la botta da lontano per sorprendere Tomei. Il secondo tempo lo vede calare vistosamente e regalare qualche pallone di troppo agli avversari che però non sfruttano i gentili omaggi. VOTO: 6

ciccio-cosenzaCOSENZA: Roccioso come nelle migliori occasioni, innesca duelli rusticani sulle palle alte con gli avanti del Siracusa e sbroglia di mestiere la matassa nelle situazioni più intricate. Si rende in particolare protagonista di un paio di interventi risolutori per tempo, dimostrando freddezza e concentrazione per tutta la durata dell’incontro. VOTO: 7

RICCARDI: Stavolta non va in gol, ma disputa un’altra prova più che sufficiente e di grande carattere. Si fa ammonire un po’ ingenuamente per un fallo sulla trequarti, ma conferma di essere in crescita e garantisce alti rendimenti al suo allenatore che ormai conta su di lui ad occhi chiusi. VOTO: 6,5

DI MATTEO: Dura appena 10 minuti la sua partita; poi deve uscire per infortunio col ginocchio destro che subisce una torsione innaturale a causa del terreno di gioco in sintetico. S.V. —> (dal 12′) CIANCIO: Subentra a freddo e ci mette qualche comprensibile minuto per carburare e prendere le misure agli avversari. Limita le incursioni in avanti per garantire maggior copertura alla retroguardia salentina. VOTO: 6

radoslav-tsonev-calciaTSONEV: Liverani lo propone titolare inizialmente nel ruolo di trequartista e gioca un primo tempo di grosso spessore, arricchito da discese sontuose, recuperi in mezzo al campo ed assist per le punte, come quello che offre a Di Piazza per lo 0-2. Con l’uscita di Costa Ferreira passa in mediana dove soffre un tantino la veemenza degli azzurri, ma poi trova un gol da cineteca con una parabola che si insacca all’incrocio dei pali, chiude la contesa e strappa applausi anche ai tifosi di fede siracusana. VOTO: 7,5

ARRIGONI: Convincente e tosto pure oggi. Combatte su ogni pallone che gravita a centrocampo e offre protezione adeguata all’area giallorossa. In costante crescita di forma e autostima, sui conferma elemento su cui fare affidamento per contenere gli avversari in fase di non possesso. VOTO: 7

ARMELLINO: La rete che sblocca il match è pure la prima stagionale del centrocampista ex Matera che nei giorni scorsi aveva ammesso che il gol gli mancasse. Buona prova di carattere utile a dare una mano alla difesa. VOTO: 6,5

COSTA FERREIRA: Sfortunato anche lui come Di Matteo; viene tradito dal fondo in sintetico che gli procura una distorsione ad una caviglia che lo mette ko e lo costringe ad alzare bandiera bianca. Periodo nero. S.V. —> (dal 30′) PACILLI: Torna a giostrare dietro le punte e tenta di innescarle con tocchi di fino che non sempre ottengono l’esito sperato. È però prezioso nelle ripartenze, soprattutto nella ripresa, quando il Lecce preferisce lasciar giocare il Siracusa ed agire di rimessa. Non è tuttavia ancora il miglior Pacilli ammirato in altre occasioni. VOTO: 6

TORROMINO: Ci mette lo zampino nella prima marcatura di Armellino con una percussione ed un doppio tiro che portano l’ex Matera a battere a rete e portare in vantaggio i giallorossi. Mobile e caparbio, gioca una buona gara anche di sacrificio quando va a dare manforte ai difensori. Esce per ragioni tattiche ma fa dimenticare l’errore contro la Casertana costato il gol di Galli. VOTO: 6,5 —> (dal 71′) CATURANO: Deve masticare un po’ amaro partendo dalla panchina e subentrando a giochi pressoché chiusi. Ad ogni modo, si confronta da solo contro l’intera difesa avversaria agendo da unica punta ed aiutando la sua squadra a fare pressing sui portatori di palla. VOTO: 6

foto-di-piazzaDI PIAZZA: Il bomber non tradisce e lascia il segno anche al “De Simone” con una zampata delle sue. Si vede poco ma, quando c’è da colpire, è come un cobra: sempre in agguato. Belli e produttivi alcuni scambi in velocità con Torromino nel primo tempo che mandano in tilt la difesa aretusea. VOTO: 7 —> (dal 71′) DRUDI: Entra in campo per permettere al Lecce di rimpolpare la linea difensiva a passare al 5-3-2. Il ritorno in campo dopo l’infortunio è comunque la miglior notizia. VOTO: 6

All. LIVERANI: Le tre partite disputate in una settimana lo hanno spinto a modificare in parte l’undici iniziale, dando una chance a chi, come Tsonev, ha giocato meno. Perde Mancosu nel pre-partita ma non si scompone e schiera lo stesso una formazione in grado di mettere agevolmente al tappeto un Siracusa presuntuoso che accetta di giocare a viso aperto contro il Lecce. Miglior situazione non poteva capitare e la squadra salentina porta a casa un successo dal peso specifico enorme soprattutto dal punto di vista psicologico, dopo una settimana intensa. Detonante il segnale inviato al campionato, in cui questo Lecce si sta sempre più calando nel ruolo di “grande”. VOTO: 7,5

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