Piero Braglia a CasertaLECCE – Ecco come Piero Braglia, attuale allenatore del Cosenza ed ex tecnico del Lecce, ha presentato alla stampa la sfida di domani sera tra giallorossi e rossoblù che per lui non sarà una gara esattamente uguale a tutte le altre, nonostante le dichiarazioni di prassi: “Quando una squadra non vince spesso un po’ di problemi si creano, sta a noi cercare di fare del nostro meglio, vincere il più spesso possibile perché è nelle nostre corde. Quando ti abitui a perdere un po’ di negatività ti rimane, adesso dobbiamo smetterla. L’unica cosa che ho detto alla squadra sabato scorso è di smetterla di giocare col freno a mano tirato perché non porta a niente. Correte, che quando non ce la fate più entra un altro. Altrimenti si fa fatica anche a fare le minime cose. Mi auguro che sia stata una piccola svolta nel nostro percorso e di iniziare a fare le cose per bene fin da subito, poi vedremo. Con Pincente stiamo facendo un lavoro forse diverso rispetto a prima, lavori a secco e meno possessi. Il tipo di lavoro sulla forza è cambiato, forse è un po’ più tradizionale tra virgolette, poi sarà la partita a dire se lavoriamo bene… Gli acciaccati non hanno nulla di grave. Quando allenavo a Lecce abbiamo fatto un buon lavoro, sono subentrato, non ho cambiato nulla, siamo arrivati terzi e potevamo essere più fortunati. Ho diversi amici lì e vorrei crearmene anche qui. Voglio tirare questa squadra fuori dai guai e provare a fare un campionato che compete a questa squadra ed a questa società. Io ho sempre la speranza, e ci credo, di arrivare a fare i play-off e poi da lì giocarmela con tutti sperando che vada bene, voglio migliorare lavorando, non chiacchierando. Noi siamo nella condizione che non abbiamo nulla da perdere a Lecce, dobbiamo fare la partita con massima rabbia e intensità, poi avremo partite ancora più importanti. Facciamo una bella gara a Lecce, dobbiamo venire fuori da questa situazione con le nostre forze. Non andremo a difenderci, cercheremo di continuare sulla nostra linea, non ho intenzione di cambiare a meno che non riesca a recuperare qualcuno. Lo stadio sarà pieno, loro sono primi, dobbiamo essere bravi noi a limitare le loro fonti e a correre più di loro. Saracco e Perina, non c’è una linea, entrambi sanno bene cosa sta succedendo, sono due buoni portieri e se uno ha un momento di difficoltà rifiata e poi torna a giocare. Se Baclet e Mendicino staranno bene giocheranno entrambi, se lo meritano, si completano si danno una mano e si stimano. È già una buona base. Non avevo alternative neanche sabato scorso, Tutino ci darà una mano. C’è Caccavallo che può essere utile, è un buon giocatore che deve adattarsi alla nostra squadra e così potrà contribuire alla causa. Dobbiamo diventare una squadra. Anche in difesa dobbiamo lavorare meglio come reparto, non è una questione di lentezza o caratteristiche dei giocatori, è necessario usare l’intelligenza, allenarsi e migliorare in partita”.

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