liverani-a-leccePERUGIA (di Luca Manna) – “Da questo momento in poi, io e i ragazzi ci metteremo la faccia”. Ha esordito così Fabio Liverani nella conferenza stampa di presentazione che ne ha sancito l’ investitura ufficiale come nuovo condottiero del Lecce in questa ennesima corsa verso la tanto sognata Serie B. Una frase che a molti può sembrare scontata, forse banale, ma che invece, in un momento della stagione nel quale le difficoltà psicologiche e caratteriali potevano prendere il sopravvento, si è trasformata in un messaggio chiaro e diretto a se stesso, ai suoi giocatori e a tutta la tifoseria. Metterci la faccia significa essere sicuri di ciò che si sta facendo, avere consapevolezza dei propri mezzi, mettere in gioco il proprio onore, il proprio essere uomini, ma significa anche condividere con altri il proprio obiettivo, il proprio lavoro, senza avere paura e consapevoli che insieme si vince e si fallisce insieme.

Liverani è un uomo di calcio è ha capito subito che il problema del Lecce e di tutto l’ambiente scosso dalla roboante sconfitta di Catania e dalle successive dimissioni di Rizzo, non era tanto di natura tecnica o tattica, ma principalmente di natura psicologica. E così si è calato nella nuova realtà facendo quello che ogni bravo allenatore può fare in una sola settimana di lavoro, lavorando probabilmente sulla testa di ogni singolo giocatore e scuotendo l’ambiente con quella promessa, sì banale, ma altrettanto forte e necessaria proprio alla luce di uno scoramento che stava per coinvolgere anche il più ottimista dei tifosi.

gol-torromino-a-catanzaroE così a Catanzaro, lui e tutta la squadra ci hanno messo la faccia ed il risultato è stato il migliore possibile, quasi insperato e quasi sorprendente nel suo complesso. Non mi riferisco tanto alla vittoria ed anche allo scarto (che sarebbe potuto essere anche più ampio), ma alla prestazione generale. Il Lecce ha giocato una partita quasi perfetta sia sul piano del gioco, sia e soprattutto sul piano temperamentale. Si è vista in campo quella cattiveria agonistica che molti chiedevano da tempo e che mai si è trasformata in isterismo, si è vista la voglia di vincere, la felicità di giocare a pallone e di indossare quella maglia, si è vista finalmente una squadra nel senso stretto del termine, unita, forte e vincente.

I ragazzi hanno accolto l’invito del mister e ci hanno messo la faccia, hanno risposto alle critiche che nelle ultime due settimane non avevano risparmiato nessuno e hanno vinto una partita che poteva nascondere molte insidie, rendendola facile e manifestando una superiorità a tratti imbarazzante per gli avversari. Quando l’allenatore della squadra appena affrontata si reca in sala stampa per dire che la loro partita è stata un “calvario”, vuol dire che in quei 90 minuti qualcosa di grande è stato fatto e che la strada da percorrere sia esattamente quella appena visitata.

radoslav-tsonevE la faccia ce l’ha messa, come aveva promesso, anche e soprattutto Liverani, proprio colui che è arrivato fra scetticismo e speranza ha subito indicato la via senza giri di parole mettendo fra le altre cose il paletto fisso dell’obiettivo che ha un solo nome: Serie B. Una settimana di lavoro è sicuramente un tempo troppo limitato per poter dare l’impronta decisiva, così come una partita è veramente un riscontro minimo per prevedere il futuro o dire che il Lecce sia diventato la macchina da guerra che tutti auspichiamo che diventi, ma già a Catanzaro l’ex Ternana si è dimostrato coraggioso schierando la squadra con un modulo che finora era stato adottato solo in qualche amichevole durante il ritiro in Calabria e mettendo in campo decisioni importanti come, per esempio, la scelta di schierare Tsonev titolare o la rinuncia nell’11 iniziale di elementi come Pacilli o Costa Ferreira, ancora non in forma ottimale.

torromino-in-azioneSignificativa e per certi versi temeraria poi la scelta di schierare Torromino accanto a Caturano nel ruolo di punta centrale o, comunque, di sostegno al bomber napoletano, considerando che per molti il numero 7 calabrese è un esterno alto che difficilmente si adatta a giocare più al centro. “Hulk” invece ha giocato una splendida partita timbrando anche il cartellino e dando lustro alla scelta di Fabio Liverani che probabilmente ha visto nelle caratteristiche fisiche e tecniche dell’attaccante ex Crotone le giuste potenzialità per schierarlo al centro dell’attacco, anche in virtù del periodo di vacche magre che sta accompagnando il buon Sasà in questa fase della stagione.

ultra-lecce-e-tifosi-lecce-a-catanzaroInsomma, inizio migliore Liverani non poteva aspettarselo, ma da uomo navigato per questo mondo del pallone che vive di sbalzi di umore e d’opinione repentini, sa benissimo che solo con la continuità potrà ancora godere della gloria e degli allori assaggiati in questa settimana. Lui comunque, insieme ai suoi ragazzi, ci ha messo la faccia e deve continuare a farlo; noi tifosi dal canto nostro dobbiamo fare altrettanto, mettendoci la faccia oggi che il sereno sembra tornato e continuando a farlo anche se qualche volta qualche nuvoletta si dovesse affacciare come è naturale e normale che sia in una stagione lunghissima.

Via del Mare notturnaAdesso sotto con il doppio turno casalingo al “Via del Mare”, con entusiasmo e coraggio e continuiamo tutti a metterci la faccia, guidati da quella simpatica, sorridente e determinata di questo nuovo mister che speriamo diventi il nostro grande e vincente condottiero!

P.S. Parentesi auto proclamatoria: tanti auguri al gruppo facebook più bello che ci sia, ovviamente #spacchilileccemia

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