scuolaLECCE (di Italo Aromolo e Eleonora Galati) – Il successo è sostanzialmente un distacco dalla mediocrità. La mediocrità non è di per sè un difetto, ma una condizione che si modifica soltanto attraverso la costanza, la bellezza e la sicurezza di ciò in cui si crede. Questo è ciò che il Liceo Classico insegna. Lo criticano perché non alleva alla smania di arrivismo. Ma le crisi sono fatte di materia, le idee no. E il Liceo Classico educa alle idee, partendo da una in particolare, la sua, quella della civiltà e delle proprie radici, per fecondarne altre e alla fine espandersi come strumento universale su tutto il fronte del quotidiano. Un viaggio di pensieri e di emozioni – ci vuole un po’ di fantasia – volto a conoscere maestri, miti, esempi da seguire. Perché se oggi c’è la democrazia lo dobbiamo a chi, duemila anni fa, prendeva un pezzo di ceramica e lo usava come scheda elettorale per mettere ai voti: i Greci e quel loro senso di politica autentica. Se oggi c’è un ordine al potere (esecutivo, legislativo…), è merito dei Romani e della loro indole imperiale. Se la “o” è una vocale, il quadrato è quadrato e le parole son queste, è ancora grazie a chi ha posto le basi non solo del nostro essere italici ma dell’intera cultura occidentale.

libri di testo scuolaUn percorso costante, quello di chi vive il Liceo Classico, dapprima in salita. Occorrono pazienza e fiato per comprendere cosa Seneca vuole davvero insegnare attraverso le sue versioni, testardaggine e caparbietà per capire dove Cicerone abbia celato la frase principale del testo da tradurre, armonia e ritmo per leggere la metrica greca. Poi c’è la bellezza, la meraviglia di un uomo che si è salvato dalla depressione attraverso l’arte della scrittura, tale Dante Alighieri, e di un altro, che diceva di non sapere nulla ma che oggi è il protagonista della storia della filosofia, un certo Socrate. O ancora di un matematico, deriso talmente tanto per la sua balbuzie da essere ribattezzato Tartaglia, ma che con un intuizione geniale ha introdotto un nuovo metodo per calcolare un binomio.

Da qui iniziano a crescere, dal seme della cultura, le idee, innaffiate di consapevolezza ed illuminate di sapere. Idee brillanti, idee forti, che ci rendono vivi e sicuri, e colui che è sicuro delle sue idee lotta per esse, fino ad abbattere ogni muro di ignoranza, di omertà e di mediocrità.

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