Le pagelleBRINDISI (di Pierpaolo Sergio) – Si chiude con la beffa del gol dell’ex Abruzzese la sfida al “Fanuzzi” tra Virtus Francavilla e Lecce. I giallorossi di mister Rizzo, passati in vantaggio nella ripresa con Matteo Di Piazza, si sono fatti raggiungere al terzo minuto di recupero dalla bordata del capitano biancazzurro che lascia anche stavolta il segno sulla gara. Sicuramente un pareggio amaro e due punti lasciati per strada dalla formazione salentina che ha visto in Ciccio Cosenza un vero leader.

PERUCCHINI: Praticamente spettatore per tutto il primo tempo, deve esibirsi solo in un paio di rinvii di piede per sbrogiare la matassa. Per il resto gode di assoluta tranquillità. Nel secondo tempo, invece, corre qualche rischio di troppo e lo salva il palo su conclusione millimetrica di Sicurella, poi sbaglia la valutazione sulla traiettoria di un cross che stava per trasformarsi in assist, quindi incassa la rete di Abruzzese a tempo scaduto ma non ha colpe personali nel caso specifico. VOTO: 6

CIANCIO: Inizia spingendo con costanza sull’out destro, poi arretra il suo raggio d’azione, nonostante i padroni di casa fossero più impegnati a difendere che ad attaccare. Il suo dinamismo è un’arma da sfruttare per questo Lecce che spesso troverà avversari che si chiudono a riccio per affidarsi solo alle ripartenze. Con l’uscita di Lepore e l’ingresso di Drudi agisce da centrocampista esterno, ma prima si divora il posibile 0-2 su botta al volo impreciosa che si spegne in curva, poi si macchia dell’errore in copertura nell’azione che porta al pareggio dei padroni di casa. VOTO: 5,5

MARINO: Mette spesso la museruola ad un bomber di razza come Saraniti e, quando non ci riesce, trova in Cosenza un compagno fidato a cui chiedere supporto. Non dà ancora, ad ogni modo, la sensazione di poter essere insuperabile. VOTO: 5,5

cosenza-e-arrigoni-con-saranitiCOSENZA: Una vera e propria diga nella retroguardia leccese. Blocca sul nascere ogni iniziativa francavillese e giganteggia in anticipi di testa e di piede che mortificano le timide incursioni dei biancazzurri. Fino al 93° prova a dire di no alla botta al volo di Abruzzese con un intervento in scivolata che però non basta a scongiurare l’ultima minaccia. VOTO: 7

DI MATTEO: Lungo la fascia destra fa da stantuffo. Più impegnato di Ciancio in fase di copertura, si porta lo stesso in avanti per cercare il cross a favore degli attaccanti giallorossi. VOTO: 6

MANCOSU: Tanto lavoro e tanta fatica in mezzo al campo, dove si impegna in duelli rusticani con Madonia e compagni. Qualche errore di troppo nel controllo della sfera lo porta a beccarsi un’ammonizione evitabile. Finisce a corto di energie. VOTO: 5,5

ARRIGONI: A lui Rizzo affida le chiavi della mediana per far circolare la palla davanti al muro eretto dal Francavilla. La sua azione non è sempre rapida come occorrerebbe nella circostanza, tanto da agevolare le chiusure della retroguardia avversaria sugli avanti leccesi. VOTO: 6 —> (dall’81’) COSTA FERREIRA: Entra a pochi minuti dal triplice fischio dell’arbitro e trova il tempo di colpire un palo con un tiro che avrebbe cambiato corso alla partita. S.V.

ARMELLINO: All’esordio con la maglia del Lecce, gioca una discreta gara di scrificio ed al servizio dei nuovi compagni. Agisce defilato sulla destra e sembra un po’ spaesato, ma si tratta di assimilare al meglio gli schemi di Rizzo. Anche la condizione fisica è da affinare e si vede. VOTO: 6

CATURANO: Ha sulla fronte la prima, vera palla-gol dell’incontro ma il portiere dei locali si esalta mandando il pallone in angolo. Tenta poi la battuta dalla distanza, ma la conclusione è troppo centrale. Si muove tanto e cerca l’intesa con Di Piazza, ma di assist degni di tal nome stenta a riceverne, invischiato nella rigida marcatura che D’Agostino organizza su di lui. VOTO: 6

LEPORE: Tanta corsa lungo la fascia destra e tanti palloni scodellati al centro-area alla ricerca della spizzata vincente. Deve rimediare anche a qualche sbavatura della retroguardia inseguendo fino al limite della propria area l’avversario di turno sfuggito al controllo dei difensori. VOTO: 6 —> (dal 71′) DRUDI: Da un calciatore di esperienza qual è lui non ci si aspetterebbero ingenuità ed errori come nell’azione del pareggio francavillese. Tarda a chiudere su Abruzzese e l’ex giallorosso può festeggiare ancora davanti ai suoi vecchi compagni e tifosi. VOTO: 5

matteo-di-piazza-esulta-gol-al-francavillaDI PIAZZA: Abbastanza in ombra nel primo tempo, trova solo un colpo di testa che fa gridare al gol nella prima frazione; il feeling con Caturano non è parso dei migliori. Poi si desta dal torpore e dapprima fallisce un’ottima occasione in piena area davanti ad Albertazzi, quindi si fa trovare pronto a spingere in rete l’assist di Mancosu per il vantaggio giallorosso. Esce esausto. VOTO: 6,5 —> (dal 78′) TORROMINO: Scampoli di gara per lui. S.V.

All. RIZZO: Errare è umano, perserverare… Anche stavolta il Lecce si lecca le ferite dopo una gara a tratti largamente dominata, ma con uno sterile possesso palla che non cava il ragno dal buco. Il vantaggio di Di Piazza avrebbe dovuto mettere le ali ai giallorossi, ma la condizione fisica e la scelta di cambiare modulo dopo il vantaggio sono un boomerang che finisce col danneggaire la formazione leccese. Due punti persi ingenuamente, perché i pali colpiti non cambiano la storia di un match. VOTO: 5

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