sensibileLecce-Alessandria sarà una sfida d’incroci per il ds dei Grigi Pasquale Sensibile, l’unico a parlare nella squadra piemontese in questi giorni che precedono l’andata dei Quarti di Finale Play-off. Il dirigente 45 enne è figlio di Aldo Sensibile, salentino doc ex calciatore (dal 1960 al 1966) e allenatore (1992) del Lecce.

L’Alessandria è infatti in silenzio stampa dall’inversione di rotta imposta dal presidente Luca Di Masi dopo il letterale hara-kiri che ha gettato al vento il sogno della promozione diretta. Questa decisione ha permesso l’arrivo ad Alessandria di Sensibile, chiamato per sostituire Magalini.

Giocare con il Lecce sarà particolare – ha dichiarato Sensibile in un’intervista ripresa da Alessandria News -. Mio padre è di Lecce, mia madre di Lecco, una sola vocale di differenza ma più di mille chilometri di distanza. Per me Lecce è speciale, come città e come società. Mio padre è partito da lì nella sua carriera da giocatore ed è stato responsabile del settore giovanile giallorosso” – continua il ds- e giocare in quella città sarà particolare”.

L’Alessandria avrà il vantaggio di giocare il ritorno tra le mura amiche. Il destino delle due compagini, secondo Sensibile, si deciderà lì: “Il ritorno al ‘Moccagatta’ ha un peso specifico particolare, come contro la Casertana. Sono convinto che la partita di andata non emetterà sentenze definitive. La qualificazione si deciderà al ritorno, e ho la speranza che il nostro stadio ritornerà a risultare determinante”.

Sensibile, al lavoro da pochi giorni, cerca già di caricare i tifosi alessandrini: “Noi non siamo nella condizione di chiedere niente a nessuno. Dobbiamo solo lavorare per convincere la gente con i comportamenti sul campo. Sono convinto, ad ogni modo, che il duro lavoro di questi giorni potrà portare a qualcosa di molto accattivante”.

Per i tifosi, un invito tra le righe a rendere il clima del ‘Moccagatta’ più caldo possibile. “Noi non siamo nella condizione di chiedere niente a nessuno, – sottolinea Sensibile – dobbiamo solo lavorare per convincere la gente con i comportamenti sul campo. Ad ogni modo, sono convinto che il duro lavoro di questi giorni potrà portare a qualcosa di molto accattivante”.

E sul silenzio stampa: “Abbiamo solo preferito metterci al riparo da qualsiasi tipo di incomprensione, controllare più possibile la comunicazione, lasciando lo spazio ai fatti più che alle parole. Il nostro obiettivo non è andare ai quarti, il nostro obiettivo è un altro. I giocatori stanno facendo la loro parte con un grande impegno quotidiano. In questi giorni la loro concentrazione è altissima”.

Commenti

LASCIA UN COMMENTO

Please enter your comment!
Please enter your name here

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.