gubbio-sambenedetteseLECCE (di Luca Manna) – Sabato pomeriggio avremo il primo verdetto: sapremo finalmente contro chi ci scontreremo negli Ottavi di finale di questi Play-Off, partoriti in maniera eccentrica, per usare un eufemismo, e modificati in corsa fino a due giorni fa in maniera a dir poco ridicola (inutile usare altri eufemismi). San Benedetto del Tronto o Gubbio sarà la cornice nella quale il nostro Lecce dovrà iniziare a dipingere un quadro di difficile realizzazione, nel quale si dovrà vedere tutta la bravura e la tenacia dei nostri artisti in maglia giallorossa. Quanto fatto finora conterà poco o niente e possiamo tranquillamente affermare che si dovrà fondamentalmente ripartire da zero (eccetto un minuscolo vantaggio nei primi 2 turni), con squadre che hanno fatto magari 25 punti meno di noi, che partono con le medesime possibilità di andare in Serie B e che giocheranno perfino senza le nostre pressioni e con la tranquillità che tutto ciò che verrà sarà un di più alla propria stagione.

pacilli-al-tiroNon conteranno i punti fatti, i goal segnati o quelli subiti, non conteranno presunti fallimenti o insperati successi nella regular season: si riparte da zero e basta, o quasi… Eh sì, perché poi il calcio non sarà una scienza esatta, ma se una squadra ha totalizzato 74 punti in campionato qualcosa in più di molte altre avrà. E allora iniziamo a crederci tutti, senza illudersi di aver in mano una vittoria per grazia ricevuta, ma solo perché consapevoli che insieme a Parma ed Alessandria, tutto sommato, avremmo già meritato di giocarci quantomeno una semifinale per andare in Cadetteria.

Lega Pro - calendariSempre più spesso sentiamo spesso parlare di come in Italia non vi sia meritocrazia; in proporzione, questa Lega Pro sembra esserne lo specchio, mettendo sullo stesso piano squadre arrivate seconde in classifica con squadre che magari sono arrivate none, per non parlare dell’assurdo regolamento che vede qualificarsi una squadra che nella stagione regolare ha chiuso all’undicesimo posto e che per motivi di blasone, piazza ed organico diventa potenzialmente una vera mina vagante in questo nuovo torneo che sta per iniziare (leggasi Catania).

roberto-rizzo-bisMa noi dobbiamo mettere tutto da parte e ripartire proprio da quei 74 punti, ripartire dal bellissimo girone di andata che ci vide, durante le feste natalizie, primeggiare con grande ardore. Ripartiamo dai tanti goal fatti (quarto attacco del girone) e dai pochi subiti (solo il Foggia ha fatto meglio dei giallorossi) e ripartiamo soprattutto dall’entusiasmo che la scelta di Robertino Rizzo come nuovo allenatore ha portato a tutto l’ambiente, anche a chi oramai era ostinato a portare avanti la propria personale (e per me assurda) contestazione anche durante i Play-Off.

tribuna-est-lecce-via-del-mareRipartiamo da una media spettatori da far invidia a molti club di A e di B, che ha affollato il “Via Del Mare” e facciamone un punto di forza nel match del 24 maggio e, si spera, nell’eventuale successivo e poi ripartiamo da quei “folli” viaggiatori che hanno sempre accompagnato il Lecce in giro per il Sud Italia, nonostante l’assenza degli Ultrà Lecce per i noti e rispettabili motivi e nonostante le tante ostilità che si sono incontrate, dovute al nostro blasone che ancora oggi ci rende “antipatici” agli occhi di tifoserie avversarie che mai si sono confrontate contro tanta storia del calcio.

Ripartiamo dalla voglia matta di “B” di questo gruppo societario che ama il Lecce quanto e più di noi e che intravede nel 17 giugno la possibilità finalmente di fare la storia e di dare respiro anche economico a questo progetto che, comunque, non morirebbe se le cose andassero male (autorizzati gli scongiuri).

lecce-andria-1Ripartiamo proprio da Robertino (scusa mister se ti chiamo così, ma sei un pezzo di cuore) e dalla sua voglia di riscatto che unità alla competenza ed all’ esperienza acquisita sono garanzia di ottimo lavoro e ripartiamo da questo gruppo che nonostante qualche delusione, durante questa annata ha dimostrato di avere valori tecnici ed anche morali importanti. Ripartiamo e non da zero, ma da tutto quanto di buono è stato fatto, lasciando da parte rancori e delusioni, ma portandoci dentro la consapevolezza di essere forti, perché lo siamo e lo abbiamo dimostrato.

Ancora 10 giorni e poi si ricomincia. Scendi in campo concentrato, forte, consapevole, ma tranquillo e non importa se saranno Marche o Umbria, Gubbio o Sambenedettese, noi saremo al tuo fianco per ripartire. Insieme!

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