ciancio-crossLECCE (di Gavino Coradduzza) – Il Lecce di Padalino, fresco reduce dalla sconfitta di Francavilla Fontana, ha dovuto faticare abbastanza per addomesticare il rinunciatario Catania con un bellissimo gol di Costa Ferreira, ma ha anche trovato  il lungo applauso finale dei propri tifosi ancora una volta generosi ed instancabili. Preoccupati, forse più del dovuto, i giallorossi scesi in campo ieri pomeriggio, hanno stentato ad esprimere sul campo quel repertorio di qualità che li ha collocati ai vertici della classifica…

Il modulo scelto da Pulvirenti è stato un assai prudente 5-3-1-1, che la diceva lunga sulle intenzioni del neo-allenatore etneo di portare a casa almeno un punticino… Il Lecce ha compreso molto rapidamente il tema fondamentale della partita e vi si è adeguato, chiedendo a Ciancio ed al suo omologo di sinistra, Agostinone, di presidiare la zona più avanzata rispetto a quanto accada di solito al fine di supportare più da vicino le attese idee di gioco del centrocampo stavolta affidato a Tsonev, Fiordilino e Costa Ferreira. Nessuno dei tre, lo si sa bene, possiede naturale vocazione a “fare filtro”, ma il Catania non pareva in grado di creare problemi nella zona nevralgica del campo… Tuttavia, il Lecce ha stentato alquanto nel trovare quel pizzico di fantasia, quella imprevedibilità delle giocate, quella inventiva necessaria per venire a capo di una partita da vincere ad ogni costo: fraseggi prolissi, situazioni di stallo che accordano agli isolani un paio di buone situazioni per spaventare Perucchini. Il Lecce è stato anche lento, compassato; non restava dunque che affidarsi, come in passato spesso è accaduto, alle estrose ed estemporanee invenzioni dei singoli. Per esempio, Cosenza che da oltre quaranta metri ha insidiato molto seriamente la porta di Pisseri che ha devuto volare verso l’incrocio per deviare in angolo. Ma il gioco, quello vero, quello collettivo, continuava a latitare: niente di nuovo, dunque. Chiuso inesorabilmente nella morsa di Giosa e Cosenza, il pur volonteroso Pozzebon non è sembrato in grado di reggere da solo lo scarso potenziale offensivo di questo molto prudente Catania, cui il Lecce a mezzo servizio non è riescito ad infilare per tempo la museruola…

sasa-caturano-vs-cataniaPrima frazione di gioco francamente deludente! Ben lontani da ogni interesse di classifica, gli ospiti non si sono dannati l’anima per infiorettare una partita che dovrebbe sollecitare molto di più i padroni di casa; sarebbe stato compito del Lecce fare il necessario per rendere frizzante una partita che, fino all’intervallo, si è trascinata moscia o sonnolenta… Ci si aspettava, come pare ovvio, che l’intervallo producesse qualche innovazione interpretativa, se non qualche cambio che portasse certi ineluttabili mutamenti alla languida inerzia del confronto.

lecce cataniaA sbloccare  l’insidiosa situazione ha però provveduto il perfido sinistro di Costa Ferreira scagliato da una ventina di metri: gran bel gol! Rotto l’incantesimo, scacciata la paura dello zero a zero, il Lecce avrebbe potuto e dovuto liberare le proprie indiscusse capacità, quelle che, appunto, lo hanno collocato in vetta; in effetti i ragazzi di Padalino ci si sono messi di buzzo buono alla ricerca del raddoppio che chiudesse il confronto; impresa ancora ardua perchè il Catania, non poco spigoloso, non ha mutato atteggiamento, nè modulo, confidando forse di sfruttare qualche svarione dei padroni di casa… Richiamato Doumbia in panchina, Padalino si affida alla duttilità di Lepore che si è posizionato a sinistra in fascia alta. Tatticamente niente è cambiato neppure quando (27°) Marconi ha preso il posto ed il ruolo di Caturano; ma i minuti continuavano a scorrere in attesa che dal campo giungesse qualcosa di frizzante, a parte i cartellini gialli che svolazzano su un versante e sull’altro. Anche Marconi, così come aveva fatto Caturano prima della sostituzione, ha trovato il modo di graziare da non più di tre metri dalla linea di porta  il portiere etneo…
pedro-costa-ferreira-dopo-gol-al-cataniaContano i punti, lo sapiamo bene; ma molto conta il prolungato applauso (forse liberatorio…) che ha sollecitato a fine gara i giocatori impegnati nel giro di campo sotto le curve e le tribune, a suggellare il ritrovato entusiasmo dopo la delusione del derby del Salento, in attesa di quello di Puglia con il Foggia di domenica prossima…
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