simone-ciancioLECCE – Per gran parte della stagione, pur di giocare da titolare nel rivoluzionato Lecce, Simone Ciancio ha agito da terzino sinistro, nonostante per caratteristiche tecniche si trovi meglio sulla fascia opposta. Mister Padalino lo ha tenuto in grande considerazione, tanto da schierarlo in un ruolo anomalo per lui fino al mercato di gennaio, quando nel Salento è approdato Giuseppe Agostinone, con Sergio Contessa ceduto alla Reggiana. Le mosse di mercato han fatto sì che la retroguardia giallorossa assumesse una suo fisionomia ben precisa, permettendo a Ferdinando Vitofrancesco di tirare il fiato dopo un lungo tratto di campionato in cui è sempre stato nell’undici iniziale; da allora, lo spostamento sulla destra dello stesso Ciancio ha prodotto discreti risultati. Stamane l’ex Cosenza ha parlato con i giornalisti del momento che la formazione leccese sta attraversando dopo il ko a Francavilla Fontana e della sua esperienza in questa società: “Dopo la sconfitta con la Virtus Francavilla non vediamo l’ora di scendere nuovamente in campo per fare vedere che quella di domenica scorsa è stata solo una battuta d’arresto isolata. Secondo il mio punto di vista, se il tiro scagliato al quarto d’ora da Lepore anziché prendere la traversa fosse finito in rete, avremmo assistito ad un’altra partita, ma con i se e i ma non si va da nessuna parte. È stata una gara storta, nella quale i due gol subiti sono nati da due calci piazzati, su palla inattiva. C’è del rammarico per non aver colto quest’opportunità, ma il calcio è così: si gioca dopo sette giorni e vogliamo rifarci a tutti i costi. Domenica scorsa, nel secondo tempo eravamo controvento ed è stato difficile far girare la palla come volevamo. Non siamo riusciti a fare quanto provato in allenamento e ci siamo innervositi, andando in grossa difficoltà. Sembrano scuse banali, ma non lo sono, nè si tratta di cercare alibi. Con l’amaro in bocca andiamo quindi ora a giocarcela domenica col Catania. Contro i siciliani dobbiamo partire subito forti e cercare di sfruttare il cambio di allenatore che potrebbe creargli qualche problema a livello di memorizzazione degli schemi che vuole il nuovo mister. Sappiamo che siamo in grado di farlo e dovremo essere bravi in questo. A livello personale sto bene; non sono ancora pienamente contento perché posso e devo fare ancora meglio, però mi metto a disposizione del mister e dove mi fa giocare, gioco dando sempre il massimo impegno da parte mia. Il nostro è veramente un gruppo fantastico, è la prima volta che faccio parte di un gruppo così, con ragazzi umili e forti. Ci siamo guardati negli occhi e ci siamo detti che in questo campionato, a 10 partite dalla fine, niente è perduto e possiamo recitare un ruolo importante. Ora ci rimbocchiamo le maniche e pedaleremo ancora più forte di prima perché ci sono in ballo 30 punti e cercheremo di prenderne quanti più possibile, sfruttando anche gli scontri diretti. Il Matera è fuori dalla corsa promozione? Vedendo oggi la classifica direi di sì. È una lotta tra noi ed il Foggia: che vinca il migliore. Dai nostri tifosi mi aspetto una spinta in più, come del resto hanno sempre fatto finora. Arrivati a questo punto servirà l’aiuto di tutti e noi cerchermo di ripagarli in pieno. Spiace per la battuta d’arresto subita, ma l’impegno è sempre massimo per sbagliare il meno possibile“.

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