esultanza-lepore-dopo-gol-al-francavillaLECCE – Checco Lepore domenica scorsa a Francavilla ha propiziato con un suo tiro l’autogol di Prezioso che pareva aver rimesso l’incontro sul giusto binario e stava per realizzare un vero eurogol con una conclusione da quasi 40 metri che però si è stampata sulla traversa. Il tutto, in un pomeriggio in cui tornava a giocare da titolare e con la fascia da capitano al braccio, ma che si è trasformato in un incubo a causa del ko rimediato dai giallorossi al cospetto dell’undici di mister Calabro. Archiviata con amarezza e tra mille polemiche la sconfitta, ora è tempo di concentrarsi sul futuro che per il Lecce si chiama Catania. I prossimi avversari saranno di scena nella gara in programma domenica pomeriggio allo stadio “Via del Mare” in una sfida da non fallire per presentarsi al successivo big match col Foggia almeno con l’attuale gap di punti in classifica.

checco-lepore-maglia-biancaStamane il numero 10 dei salentini ha incontrato i giornalisti per la prima conferenza stampa settimanale dopo la ripresa della preparazione avvenuta ieri. Ecco cosa ha dichiarato Lepore: “Certamente quella di domenica scorsa è stata una sconfitta difficile da digerire fino alla notte, ma da lunedì si è voltato pagina e bisogna andare avanti per nion ripetere più gli errori commessi. In realtà, per larghi tratti di match abbiamo giocato un buon incontro, anche meglio rispetto ad altre partite che poi abbiamo vinto. Solo che quando perdi è normale che risaltino le cose che non sono andate bene. La traversa colpita? Non era un passaggio tagliato in mezzo per qualche compagno perché in avanti non c’era nessuno. Ho visto il portiere fuori dai pali ed ho calciato, peccato che non abbia tirato dieci centimetri più in basso e forse ora staremmo parlando di tutta un’altra partita… Nella seconda frazione ci siamo adeguati a quello che era il gioco del nostro avversario e questo è stato un errore, perché non dobbiamo mai snaturare il nostro modo di giocare. Ora siamo dietro al Foggia? Per noi non deve cambiare nulla, quello che era resta il nostro obiettivo; dobbiamo pensare solo a noi stessi e guardare avanti perché è sempre tutto aperto. Chi è primo merita di essere primo, non vedo favoritismi. Il rosso a Torromino è qualcosa che mi dispiace tantissimo. Si giochi o si resti in panchina è un danno per il gruppo che siamo, in cui tutti sono importanti. Ha deciso tutto il guardalinee che ha fatto il protagonista. L’arbitro non aveva visto nulla e si è fidato del suo assistente su un fallo che non c’era. Andremo avanti più forti di prima anche per Giuseppe. La rete numero 3.500 in campionato per il Lecce? Torromino la sera prima l’aveva predetto. A livello personale mi fa piacere, certo, essere entrato nella storia del Lecce però è un gol amaro in quanto tutti noi speravamo in un epilogo differente della partita. Un pregio di questa squadra che è che siamo arrivati dove siamo arrivati nonostante la rifondazione della scorsa estate. Il difetto potrebbe essere farsi coinvolgere psicologicamente in situzioni che non ci appartengono come successo a Francavilla. Anche quando siamo in difficoltà giochiamo palla a terra partendo da dietro, pur rischiando, prioprio per non snaturarci. Il Catania? All’andata Cosenza prese un palo sullo 0-0, poi perdemmo. Rispetto ad allora, hanno cambiato allenatore. Vengono da una sconfitta interna col Melfi e saranno incazzati, ma noi lo siamo ancora di più perché ci giochiamo qualcosa di importante. Dalla gara col Catania dipende il futuro e lo stesso scontro di Foggia. Sarà una partita fondamentale. Quanto peserà l’assenza di Mancosu? Marco è un elemento importante, ma in organico abbiamo altri giocatori validi quanto lui e chiunque giocherà farà bene. Un ringraziamento finale lo rivolgo ai nostri tifosi che ci seguono in ogni trasferta ed in casa. Domenica mi aspetto tanta gente allo stadio“.

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