prezioso-esulta-con-giocatori-virtus-francavillaPERUGIA (di Luca Manna) – Stavolta ho poco da dire; di tutto ciò che è successo in campo e soprattutto fuori dallo stesso, fra commenti ed isterismi figli di non so quale stupida emozione, veramente nulla è rimasto da dire, se non che mai nulla cambierà l’amore per il Lecce, per quella maglia e quei colori, per la squadra della mia terra. E sì, più soffro e più ti amo, Lecce mio! Non importa se perdi o vinci, non importa se giochi in serie A o se da 5 anni navighi nella torbida e maledetta Lega Pro: io continua ad amarti, anzi lo faccio sempre di più, ogni giorno di più e soffrire per te non scatena rabbia o voglia di allontanamento, ma anzi mi fa stringere ancora di più a quello che sei stato e per sempre sarai.

lecce carpi finaleTi ho visto perdere a Salò, a Lumezzane, ti ho visto cadere sotti i colpi di Lupa Roma o di Lupa Castelli Romani, tu che fino a poco tempo fa andavi allo stadio “Olimpico di Roma o a San Siro a Milano a mettere paura a chi è mille volte più forte e più famoso di te; ho avuto la presunzione di credere che mai il Lecce, il mio Lecce potesse cedere sotto i colpi di Carpi, Trapani o Benevento ed invece loro ora sono in Serie B e noi ancora lì, nell’ inferno della Lega Pro e continuiamo a lottare per provare a ritrovare quel paradiso che sembra lontano, sembra quasi un miraggio. Ti ho visto perdere 2 finali play-off, ti ho visto uscire sconfitto in semifinale, un anno addirittura ti ho visto abdicare prima del tempo, ma già dal giorno dopo l’amore per te è cresciuto e nessuno poteva farmi cambiare idea; ero già lì pronto a sostenerti per riprovarci insieme, di nuovo…

marco-mancosu-lecce-a-francavillaTi ho pure visto giocare su campi che avevamo dimenticato o che qualcuno di noi aveva mai osato immaginare, ti ho visto andare a Monopoli, Martina Franca ed infine a Francavilla Fontana, dove ancora una volta sei caduto come nessuno poteva minimamente credere. Quanti week end rovinati in questi 5 anni, quanti lunedì insopportabili, quante volte ho odiato quella fatidica domanda di chi neanche immagina quanto io possa soffrire per te e quanto allo stesso modo possa amarti sempre più: “Che ha fatto il Lecce?” e lì, fra orgoglio e rabbia, fra passione e amore, spiegare che hai perso, ma che nulla è cambiato dentro e mai cambierà.

tifosi-del-lecce-a-francavilla-fontanaNon ti curare di chi dice solo a parole di amarti, ma gode nel vederti cadere perché la sua guerra personale è sui social network dove scatenare inutili e pericolose polemiche altro non è che lo strumento per caricarti di ulteriori pressioni; loro giocano facile, loro non perdono mai; se vinci, lo fai immeritatamente, se perdi loro hanno ragione… Non so perché lo facciano, non so se godano nel vederti perdere e se provino piacere nel vederti soffrire; io no, io soffro con te. Ed è per questo che sono qui a scriverti questo atto d’amore, mio e di tanti altri, fidati. Nulla è perduto, nulla è cambiato, dovevi vincere sempre e adesso dovrai farlo ancora di più. Noi ci crediamo ed è fondamentale che tu ci creda insieme a noi. Scendi in campo, ascolta la nostra sofferenza e falla tua, ascolta il nostro amore e mettilo sul rettangolo di gioco fino alla fine.

Ricominciamo, ripartiamo da quanto di buono fatto in questi mesi e crediamoci, io, tu e tutti quelli come me che sanno che domenica ti riscatterai, che sentono dentro che andrai a Foggia e vincerai, che aspettano con ansia di vederti esultare nuovamente, che aspettano solo quel giorno in cui la sofferenza sarà finita, ma l’amore, il nostro, quello vero, continuerà a crescere sempre di più!

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