calciomercato-invernale-2017-lecceLECCE – Quattro arrivi (uno per reparto) ed otto partenze. Questi, in estrema sintesi, i numeri delle operazioni concluse nel lungo mese di calciomercato invernale dal Ds del Lecce, Mauro Meluso. La società salentina aveva le idee ben chiare su come muoversi sul mercato e su quali elementi non rientrassero nei piani tattici di mister Pasquale Padalino. Un lavoro di cesello, quasi chirurgico, che ha portato in squadra elementi di spessore ed esperienza, mentre sono partiti giocatori con scarse possibilità di essere impiegati in campionato o che non avrebbero accettato di restare a fare panchina ed essere dei comprimari.

corrado-liguori-us-lecceStamane, a margine della presentazione di Perucchini e Marconi, il vicepresidente Corrado Liguori ha parlato di mercato, affermando: ”Sono estremamente soddisfatto di quanto fatto in questa sessione di calciomercato. Marconi e Perucchini hanno completato la nostra campagna di rafforzamento. Sono arrivati entrambi in prestito; per Marconi abbiamo strappato anche il diritto di riscatto. Vista l’attuale normativa sugli over, abbiamo preferito puntare sul potenziamento di centrocampo e attacco. Non è arrivato volutamente un difensore last minute, anche se ci abbiamo pensato fino alla fine, un under, ma non abbiamo trovato nessuno di pari livello a chi già c’è in rosa. Inutile prendere qualcuno tanto per ingaggiare un elemento qualsiasi. Per quel che riguarda invece le cessioni, siamo riusciti a fare quanto preventivato. Nella prima parte di gennaio ho letto e sentito dire che eravamo fermi ma, evidentemente, non era così… Si erano al contrario gettate delle basi per chiudere le trattative ed avevamo individuato fin da subitoi nostri obiettivi, poi raggiunti, pur con qualche lungaggine non dipesa da noi“.

A furor di popolo, verrebbe da dire, è stato riportato a casa “sua” il portiere Filippo Perucchini, strappandolo alla tenace resistenza del Benevento, ma che poi ha dovuto cedere davanti alla volontà del calciatore, del suo club di appartenenza (il Bologna) e dello stesso Lecce che voleva fortemente il numero uno. Per fargli spazio è stato “sacrificato” Lys Gomis, passato alla Paganese a titolo definitivo. Il club giallorosso ha puntato ancora su Marco Bleve, prodotto del suo vivavio, che è rimasto in rosa pur sapendo che il posto da titolare spetterà al nuovo arrivato.

In difesa, il puntello per la fascia sinistra si chiama Giuseppe Agostinone, duttile ed esperto, nonché vecchia conoscenza di Padalino che ne ha caldeggiato l’ingaggio. Per avere l’ormai ex terzino del Piacenza, il Lecce ha ceduto alla Reggiana Sergio Contessa. Dinamiche di mercato che hanno lasciato al tecnico salentino solo tre centrali di ruolo (Cosenza, Giosa e Drudi), viste le cessioni di Kevin Vinetot e Gianluca Freddi che, ad ogni modo, avevano trovato davvero poco spazio finora.

michele-marconiA centrocampo, rimasto il rinato Arrigoni e confermati tutti gli altri calciatori già tesserati, il pezzo da novanta è il portoghese Pedro Miguel Costa Ferreira, sceso in campo al pari di Agostinone nella vittoriosa gara di Catanzaro, in cui ha fatto già intravedere perché i dirigenti leccesi abbiano puntato su di lui. Di sicuro rappresenta l’operazione più prestigiosa messa a segno da Meluso.

In attacco, ecco che finalmente non sentiremo (forse…) più parlare dell’assenza del famoso vice-Caturano. L’ingaggio di Michele Marconi dall’Alessandria rappresenta una garanzia, poiché il ragazzo non viene a Lecce per ”spaccare” lo spogliatoio, ma è consapevole del ruolo che dovrà recitare fino alla fine della stagione. Sono invece partiti Antonio Vutov, voglioso di giocare di più, e Mattia Persano, mandato a maturare fino a giugno a Siracusa.

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