pagelleLECCE (di Pierpaolo Sergio) – Sono amare le pagelle di Catania-Lecce per i giallorossi che allo stadioMassimino conoscono la prima sconfitta stagionale che frena la corsa di Lepore e compagni finora quasi impeccabile. Buone le prove di Antonio Giosa, che si merita il titolo di migliore in campo tra i suoi, e di Ciccio Cosenza, subentrato in avvio di contesa a Mirko Drudi infortunatosi e costretto ad alzare bandiera bianca. Male l’attacco, con Giuseppe Torromino impalpabile e ben lungi dal ripetere la prova offerta sette giorni fa quando segnò una tripletta. Poco pericoloso anche Salvatore Caturano che ha avuto forse le palle-gol migliori dell’incontro ma ha trovato un super-Pisseri sulla sua strada. Resta l’amaro in bocca per un ko un po’ casuale, ma che ha punito l’atteggiamento troppo attendista del Lecce soprattutto nel primo tempo.

BLEVE: Resta inoperoso per tutto il primo tempo, in un pomeriggio che pareva di assoluto relax grazie alla ottima guardia montata dai suoi difensori. Poi i siciliani cambiano passo in avvio di ripresa, fino all’episodio dell’autogol che ha falsato l’inerzia della sfida; è così capitolato per due volte nel giro di altrettanti minuti, ma senza colpe personali sulle reti incassate. VOTO: 6

VITOFRANCESCO: Il suo è un lavoro spesso oscuro votato al sostegno dell’azione di capitan Lepore con cui spesso e volentieri prova a dialogare, distendendosi in attacco. In fase di non possesso alza barricate utili ad arginare le folate dei padroni di casa che dalle sue parti non passano quasi mai, ma deve fare i conti con la scarsa lucidità di chi agisce sul suo stesso versante. VOTO: 6

GIOSA: Disputa una gara gagliarda, attenta e senza sbavature. Controlla con sicurezza Calil finchè rimane in campo e si fa apprezzare anche quando si sgancia per tamponare le ripartenze dei rossazzurri. Fortuita la deviazione sul tiro di Silva a sua volta già deviato da Tsonev che porta in vantaggio il Catania. Uno degli ultimi ad arrendersi. VOTO: 7

francesco-cosenzaDRUDI: Dura appena un quarto d’ora la gara del difensore che deve abbandonare il campo per un sospetto stiramento alla coscia sinistra. Fino a quando aveva giostrato al centro della difesa si era ben disimpegnato con la solita tempestività. VOTO: S.V. —> (dal 16′) COSENZA: Entra a freddo ma si cala subito nel clima-partita necessario per non dare spazio agli avanti catanesi. Non basta la sua grinta per uscire con un risultato positivo dallo stadio catanese. Pure la Dea Bendata gli volta le spalle al momento della conclusione col piattone che coglie la base del palo a Pisseri immobile quando si era ancora sullo 0-0. VOTO: 6.5

CIANCIO: Una discreta prova per il pendolino di sinistra del Lecce che, soprattutto nel primo tempo, si fa vedere molto di frequente in avanti, chiudendo con buona scelta di tempo sulle incursioni di Barisic e compagni. Ha sulla fronte la più netta occasione da rete della prima frazione di gioco, ma Pisseri si conferma un drago tra i pali e vola a deviare d’istinto in angolo l’inzuccata precisa e potente dell’ex cosentino. Cala nella ripresa e dalle sue parti iniziano i dolori. VOTO: 6

MANCOSU: Inizia la gara restando un po’ in ombra, sovrastato dall’aggressività del centrocampo di Rigoli. Perde qualche pallone di troppo in fase di ripartenza e non sempre appare lucido in copertura. Un passo indietro rispetto alla splendida gara giocata con la Virtus Francavilla, ma si rifà parzialmente con un secondo tempo giocato da… Mancosu. VOTO: 6

ARRIGONI: Pressato in lungo ed in largo dal Catania stenta a trovare i giusti tempi per dettare la manovra giallorossa. Gira a rilento e si aiuta nei frangenti più complicati con la classe di cui dispone. VOTO: 5 —> (dal 75′) VUTOV: Vorrebbe ripetere la positiva prestazione di Coppa ma entra sul 2-0 e fa fatica a trovare spazi e intesa con i compagni. VOTO: 5.5

LEPORE: Corre tanto sulla fascia destra dove prova a sorprendere l’attenta retroguardia etnea. Col passare dei minuti, però, perde lucidità e rapidità di pensiero ed esecuzione, sbagliando cross e passaggi come se piovesse, anche quando Padalino lo sposta venti metri più avanti. VOTO: 5

esulta-e-corre-torrominoTORROMINO: Due buone opportunità non sfruttate nel primo tempo per l’eroe della scorsa domenica. Stavolta però deve fare i conti con la strettissima marcatura a uomo che il Catania ha predisposto su di lui. Si intestardisce in inutili e mai riusciti dribbling, in uno dei quali innesca la ripartenza che porta al vantaggio etneo, regalando tra l’altro a Di Cecco (che lo cancella) un pomeriggio da ricordare. VOTO: 5

CATURANO: Gran movimento con e senza palla per il bomber del Lecce che si mangia una ghiottissima occasione da gol allo scadere di frazione, quando calcia alle stelle da ottima posizione. nella ripresa Pisseri gli nega la gioia del ritorno al gol, ma almeno non becca l’ammonizione tanto temuta che gli avrebbe fatto saltare il big-match col Foggia di lunedì prossimo. VOTO: 5.5

PACILLI: Dopo aver saltato le ultime uscite dei suoi perchè infortunato, l’ex Cremonese ritrova una maglia nell’11 titolare. Nonostante l’assenza forzata, mostra la solita verve nel correre come un pendolino sul fronte d’attacco destro, non disdegnando alcuni recuperi preziosi in fase difensiva. Esce quando non ne ha più e per il Lecce inizia la sofferenza. VOTO: 6 —> (dal 66′) TSONEV: Protagonista sfortunato dell’episodio che cambia l’andamento della gara, quando tenta di recuperare su Silva pronto a calciare a rete, ma devia la palla che poi rimbalza sullo scarpino di Giosa e beffa Bleve. Oggi era difficile riuscire a far cambiare marcia alla sua formazione che forse aveva la mente già al Foggia. VOTO: 5.5

padalino-con-la-squadraAll. PADALINO: Gara molto tattica in cui il Lecce, nel primo tempo in particolare, dà l’impressione di non voler accelerare accontentandosi di agire di rimessa e senza spendere grandi energie. Le due squadre si rispettavano e si temevano, da qui forse l’eccesso di prudenza in un match in cui i giallorossi hanno dato la sensazione di poter far male ai rossazzurri, ma hanno incassato le reti nel peggiore momento ed hanno dovuto mestamente ammainare bandiera. Un episodio, certo. Così si potrebbe archiviare la prima sconfitta stagionale, ma l’atteggiamento e lo stato di forma di alcuni giocatori comunque lasciati in campo fino al 96′ non convince. Sette giorni separano ora il suo Lecce dall’attesissima sfida col Foggia in cui servirà ben altro atteggiamento e caparbietà. A lui il compito di farvi arrivare i giallorossi col giusto piglio. VOTO: 5.5

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