esultanza-lecce-squadra-a-melfiLECCE (di Pierpaolo Sergio) – Questo è un Lecce che ha “fame” e che sa soffrire. Da tanto, troppo tempo si invocava da più parti la necessità di avere una squadra che sapesse dettare legge in casa e fuori per puntare alla promozione e che, soprattutto, non mostrasse quell’antipatico e nocivo snobbismo per le piccole che, spesso, i campionati li fa perdere. Il Lecce visto a Melfi ha saputo seguire per larghi tratti della gara i dettami del suo condottiero, mister Padalino che, alla vigilia, aveva chiesto ai suoi ragazzi di sapersi adattare a tutte le evenienze.

Al “Valerio“, Lepore e compagni sono scesi in campo con il piglio dei forti, aspettando il momento propizio per colpire gli avversari e tramortirli con la superiore caratura tecnica di cui dispongono ma la quale, da sola, non sarebbe bastata per portare i 3 punti a casa. Ecco allora che è servito vedere all’opera un gruppo operaio, in grado di assorbire la reazione dei gialloverdi e stringere i denti per allungare a tre il filotto di successi consecutivi. Doti indispensabili per recitare il ruolo da favorita che in tanti, tragli addetti ai lavori, assegnano alla compagine giallorossa.

Ma non solo. Padalino a Cotronei Padalino ha approfittato del largo vantaggio di 3 reti per sperimentare soluzioni tattiche utili per l’immediato futuro o in tempi di eventuale emergenza; grazie ai cambi effettuati, l’inserimento a centrocampo di Ciancio in una linea a 5 che irrobustisce l’asse mediano ha ridotto a 3 il numero dei difensori ed a 2 quello degli attaccanti, “abiurando” per una ventina di minuti il classico 4-3-3 tanto caro al tecnico foggiano. Una prova a gioco in corso che, ad onor del vero, non ha completamente convinto, visto che il Lecce ha accusato il ritorno di fiamma degli uomini di Romaniello, ma è pure vero che l’aspetto psicologico rilassato, le condizioni atmosferiche e quelle del terreno abbiano inciso sull’esito dell’esperimento tattico che probabilmente l’allenatore dei salentini è intenzionato a riproporre anche in virtù dei prossimi due impegni così ravvicinati che già si profilano all’orizzonte.

Inoltre, si è trattato di una variazione di modulo che consente al mister giallorosso di utilizzare e dare minutaggio a quegli elementi che finora hanno trovato meno spazio in prima squadra. Uno schieramento con 5 giocatori potrebbe, tra l’altro, regalare una diversa collocazione tattica a Lepore che ancora stenta ad attarsi al nuovo ruolo che Padalino gli ha ritagliato addosso. Certo, andare a toccare il tridente d’attacco che segna a raffica grazie anche ai rifornimenti che riceve appare azzardato, ma il 3-5-2 (o le sue derivazioni) non sembra la strada definitiva che segnerà la stagione dei giallorossi.

squadra Lecce a Monopoli terza magliaPer ora la barca va e pure spedita. Il calendario, almeno sulla carta, appare amico del Lecce e per indossare i panni della squadra ammazza-campionato servirà proseguire sulla scia delle vittorie colte in questo splendido avvio di torneo. La difesa va registrata, alcuni meccanismi ulteriormente oliati, come pure si deve imparare a non abbassare mai la guardia al cospetto di nessun avversario. La Lega PRO è un animale difficile da addomesticare e da queste parti lo sappiamo bene… Spetta perciò all’allenatore il compito di lavorare su gambe e testa di un gruppo assemblato davvero bene e che necessita solo di altro tempo per diventare micidiale.

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