DanteLECCE – (di Daniela D’Anna) – Questa sera, alle ore 21:30 in prima nazionale nel borgo di Roca Nuova (SS 279 Melendugno-Torre dell’Orso), sarà declamata la prima Cantica del Vate immortale, ossia Dante Alighieri. La messa in scena sarà accompagnata da un revival dannunziano grazie alla magistrale voce di Pascal Pezzuto. Affiancato da Lara Carrozzo, l’artista con la quale l’insegnante dell’uso professionale della lingua italiana incastona la storia d’amore tra Bianca Lancia e Federico II. La comparsa a sorpresa nel costrutto scenico dell’imperatore e della sua amata ha la finalità di riportare le origini della lingua italiana nell’area siculo-calabro-salentina. Lo spettacolo è inserito nella rassegna Blu Festival ed ha una durata di un’ora e mezzo circa; sullo sfondo è presente una riproduzione del celebre mosaico pavimentale della Cattedrale di Otranto, grandiosa opera del monaco Pantaleone risalente al XII secolo, che raffigurerebbe per alcuni l’Albero della Vita ma che narra episodi dell’Antico Testamento e resta ancor oggi di difficile interpretazione.

Si respira aria di cultura e di antichità solo al pensare che tale opera, che ha sede nell’Idruntum e stupisce e meraviglia per il suo racconto simbolico, è una sintesi dal sapore classico-medievale che si sposa con episodi biblici cavallereschi e della vita dell’uomo salentino del XII secolo. Il fine della performance a cui si aggiungono versi poetici dell’interprete Carrozzo-“Io Bianca” e gli endecasillabi del Divin Poeta fanno da corona e un parallelismo con l’attuale vita socio-politica impregnata di sofferenza e di tradimenti. L’infedeltà coniugale, in particolare, è proposta attraverso la riscoperta di personaggi come Paolo e Francesca, tratti dall’opera dannunziana “Francesca da Rimini”. Tale coniugazione letteral-artistica, allestita nel singolare teatro di Pezzuto e rappresentata dai Canti III e V dell’Inferno dantesco, presentata con l’eccellente regia della napoletana Marianna Murolo, è prodotta da Khàrisma cineproduzioni con il contributo del Comune di Melendugno. Lo spettacolo sarà poi replicato nel Teatro Romano di Lecce il prossimo 9 settembre alle ore 21:00 in occasione del “Premio Scòla Federiciana”. L’ingresso è libero.

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