Esultanza Lecce 2016/2017LECCE (di Gavino Coradduzza) – Alle 21:00 di un sabato sera molto estivo il caldo la fa da padrone e dunque non dovrebbe stupire più di tanto l’esiguo numero di presenze sugli spalti del “Via del Mare“: le spiagge catturano fino a tarda notte… È il primo turno di Coppa Italia che, secondo tradizione, risulta alquanto indigesto alle tifoserie protese verso il piatto forte: il campionato. Però, dopo la corale esultanza per il cambio dello staff tecnico, il rinnovato progetto e la campagna acquisti oculata e soddisfacente, ci si aspettava una presenza meno anemica (a parte la Curva Nord puntuale ed entusiasta come sempre), se non altro per la curiosità di vedere all’opera i nove volti nuovi mandati in campo da Pasquale Padalino. Vediamo dunque questi nove volti nuovi capitanati da Checco Lepore e accompagnati da Ciccio Cosenza (che il vero Caturano, se nuovo non è, è ancora tutto da scoprire).

Lys Gomis
Lys Gomis

Gomis ha montato la guardia ai pali risultando abbastanza indisturbato; i quattro di difesa, rigorosamente disciplinati nel mantenere allineamento e distanze non hanno incontrato soverchie difficoltà, se non nella parte finale della gara, per tenere a bada i pallidi virgulti veneti; Vitofrancesco, Cosenza, Giosa e Ciancio puntuali quanto loro accordato da una condizione atletica da affinare. Di Lepore si sa tutto; se quello di questa sera è il suo ruolo definitivo e non un esperimento, dovrà lavorare parecchio nonostante la sua riconosciuta duttilità; di Arrigoni si possono, anzi si devono apprezzare le notevoli qualità di centrocampista illuminato. Più avanti nel rettangolo di gioco, Pacilli, Mancosu, Vutov con Caturano guastatore di punta.

Antonio Vutov in gol all'esordio con la maglia del Lecce
Antonio Vutov in gol all’esordio con la maglia del Lecce

I gol contano poco, ma questa è una fase della stagione in cui  aiutano la squadra a crescere, a riconoscersi. Squadra che nel corso del primo tempo ha badato prevalentemente alla ricerca della “oliatura” tra i singoli e tra i reparti. L’incisività, pare ovvio, manca ancora così come è da affinare la rubrica degli automatismi (il tempo non manca, la voglia neanche), ma sia pur nell’approssimazione di alcuni temi tattici in via di sviluppo, la complessiva scenografia è parsa già innovativa ed autorevolmente propositiva, quantomeno in alcuni uomini probabilmente più avanti nella preparazione… Ed a proposito di preparazione, anche questa necessita di “fondo” come è logico che sia; guai se si fosse già al top; la gradualità della preparazione deve tener conto anche della lunghezza della prossima stagione.

Pacilli ha ben impressionato: c’è fantasia, iniziativa, naturalezza e precisione nel liberare sia il destro che il sinistro. Come si diceva, questo Lecce è da oliare; squadra cui Pasquale Padalino dovrà inculcare mentalità e concetti da compagine che ha tutto per primeggiare, a condizione che non si dimentichi che per la quinta volta si milita in Serie “C”: si tratta delle dimenticanze abbondantemente viste nei precedenti campionati…
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