IMG_6803LECCE – La sconfitta col Foggia fa già parte del passato, c’è una stagione da programmare nel migliore dei modi per onorare la maglia e ridare lustro ad un territorio. Il presidente onorario dell’U.S. Lecce, Saverio Sticchi Damiani, ha parlato del futuro questa mattina, affrontando tutti gli argomenti caldi, dal direttore sportivo alla composizione della compagine societaria: “Ci si rivede in questa composizione dopo un anno. Ho ritenuto di fare quest’incontro per fare prima un piccolo bilancio della stagione passata – esordisce Sticchi Damiani per poi passare al futuro. Ci sono tante questioni da raccontarvi e lo faccio a nome di tutta la società che rappresento, è il pensiero condiviso di tutti”.

Bilancio“Volevo spendere due parole sulla stagione appena conclusa, ringraziando tutti per aver raccontato le gesta di questo anno zero. È stato un bell’anno, c’è stato il riavvicinamento tra squadra, società e tifosi, i numeri dicono questo. La media spettatori di 10mila ogni domenica è stato un bel risultato, si è lavorato tutti nella stessa direzione. Ringrazio lo staff, il direttore sportivo Trinchera e i nostri allenatori, in particolare Braglia, bravo a prendere una squadra in una posizione complicata per poi portarla ai play-off. Un grande ringraziamento va ai tifosi, sempre presenti e pronti ad incoraggiare con maturità anche dopo le sconfitte. Si è capito che qui c’è un solo obiettivo, fare bene per il territorio. Avremmo voluto tutti quanti concluso il campionato con la Serie B, ma la stagione è positiva nonostante il ritardo. Abbiamo rilevato la società a pochi giorni dalla scadenza del termine”.

Lepore lacrime foggiaPartenza e ripartenza– “La mattina dopo Foggia ci siamo riuniti per capire cosa non è funzionato. La voglia di ripartire è forte, l’entusiasmo è quello di sempre. Volevo parlare dei numeri, spesso tralasciati, ma non per dire che questa società è brava perché ha speso molto o poco. I numeri dicono il tipo di impegno, se si sta lavorando seriamente o se c’è improvvisazione. Il nostro bilancio sarà pubblicato, la nostra gestione è orientata alla massima trasparenza. La nuova società, quando è entrata a giugno alla firma del preliminare, ha versato 600mila euro per estinguere una posizione debitoria nei confronti della Banca Popolare di Bari assunta dalla precedente gestione e garantita dall’ex presidente Tesoro. Subito dopo, abbiamo iscritto la squadra riuscendo ad ottemperare ad una fideiussione bancaria di 500mila euro in due giorni, altre squadre non sono riuscite e hanno avuto la penalizzazione. Grazie allo sforzo di Enrico Tundo si è evitato questo. La nostra campagna abbonamenti, orientata ai prezzi popolari, è stata usata per pagare gli incentivi all’esodo dei calciatori che sono andati via nello scorso calciomercato di dicembre. Poi, a fine agosto, a seguito della procedura che poteva portarci al ripescaggio in B, abbiamo allegato un assegno circolare di 1milione di euro, poi restituito a causa del non ripescaggio. Il campionato è costato 4 milioni e 400 mila euro (importo lordo) di costo dei calciatori più 1 milione e 600 di gestione. Abbiamo fatto ricavi per 3 milioni, tra contributo della Lega, sponsorizzazioni, plusvalenze (arrivate dall’operazione Luperto) e incasso stadio. Le perdite di 3 milioni sono state già ripianate dai soci”.

Prima le problematiche– “Questa società ha dei contratti che sono in linea con un campionato importante di Serie B. Basta fare la media con i numeri delle altre società, sono situazioni sopportabili anche in B per un campionato di medio-alto livello. Dei 4 milioni di stipendi, metà sono di calciatori non utilizzati dal Lecce perché fuori (Della Rocca e Vinetot per esempio) o ai lati del progetto tecnico. Bisogna fare uno sforzo su questo lato, è una criticità da affrontare. L’altro problema riguarda una serie di situazioni debitorie ereditate. Ci sono debiti col fisco, rateizzati con l’INPS per IVA non pagata nel 2014 e per un contenzioso fiscale che riguarda una vicenda del 2011 per una presunta evasione nei rapporti con i procuratori. Tutto questo ammonta ad 1milione e mezzo. Questi sono i numeri, ci siamo fatto carico pur sapendo che era un sacrificio grosso. L’epilogo della società, in caso di un nostro mancato arrivo, era già scritto. Non voglio denunciare alcuna scorrettezza in sede di trattativa, la vecchia proprietà ha mostrato tutte le sfaccettature, situazioni che non si sistemano con la bacchetta magica. La società ha bisogno di una pesante ristrutturazione del debito fiscale che determinerà ulteriori sforzi da parte di quel gruppo di persone che ha fatto tanto su quel punto di vista”.

Lecce squadra schierataObiettivi“Si farà un lavoro pesante con l’impegno di tutti i soci per rendere più gestibili e, nel contempo, si deve vincere il prima possibile per andare in Serie B. I 700mila euro della Lega Pro non bastano per fare un campionato di vertice. Prima si vince, meglio è per tutti, per la piazza, per noi e per i tifosi. Tutto quello che si può fare compatibilmente con questi numeri verrà fatto. Ci vuole un grande lavoro sui contratti che ci sono in essere, di cui se ne parlava prima. Il d.s. dovrà intervenire su questi contratti. La voglia di vincere quest’anno è stata così forte che abbiamo messo un premio promozione il cui ammontare era più consono ad una promozione dalla B alla A. C’è bisogno della figura di un direttore sportivo che lavori subito sui contratti in esubero per poi costruire una squadra che sia capace di vincere. Vogliamo ringiovanire l’organico, vogliamo gente che ha voglia di giocare a Lecce, che viva questa come un’occasione unica. Non sopporteremo nessun calciatore che verrà a Lecce per vivacchiare”.

Società– L’avvocato leccese snocciola poi tutti gli aspetti relativi alla composizione della società: “Il lavoro che svolgeremo quest’anno è in continuità con il gruppo dei soci di quest’anno. Si va avanti con Enrico Tundo, Corrado Liguori e Alessandro Adamo. Tundo ha l’81%, Liguori il 10% e Adamo il 9%. La posizione garantita da Tundo era del 51% e in questi mesi stiamo portando avanti una trattativa per l’ingresso in società della dottoressa Ferrari, un’imprenditrice edile di Monza che vive a Milano. Ho portato avanti la trattativa da gennaio e la dottoressa ha voluto vedere alcune partite al “Via del Mare”, prima di allora la trattativa era riservata. A che punto è la trattativa? Lei è interessata a rilevare il 30% del capitale, l’acquisto va fatto versando il corrispettivo al notaio. Come regola interna fatta da noi, il socio è vincolato in più a finanziare la società in maniera proporzionale alla sua quota di acquisto al momento dell’entrata. Questa regola varrà anche per la dottoressa Ferrari, entrerà versando il 30% del capitale sociale di 120mila euro e finanzierà la società in maniera proporzionale. L’accordo fatto per il suo ingresso porterà un impegno di 1,5 milioni di euro. Un mese fa, abbiamo sottoscritto un preliminare con la dottoressa Ferrari, l’ingresso dovrebbe avvenire tra giugno e luglio. Sono state prestate le garanzie e tra i suoi consulenti c’è stato Dario Bonetti, deputato allo studio della rosa, ammetto che sono stati tutti puntuali. Aspettiamo gli sviluppi di questo mese, non nego che queste criticità emerse dai debiti rappresentino delle criticità che non hanno spinto alla stipula del contratto definitivo. Questi problemi hanno imposto una riflessione approfondita da parte di chi sta entrando. Sono ottimista per quest’affare, c’è l’interesse di tutti di rendere pulita questa società dopo aver, ahimè bisogna dirlo, sfiorato il fallimento. C’è bisogno di un maggior impegno da parte di tutti, perché bisogna affrontare la parte sportiva, non va assolutamente trascurata, non può essere una stagione di transizione. Venerdì si è tenuto un Consiglio d’Amministrazione importante, è stata già fatta entrare la dottoressa Ferrari, allo stato consigliere senza deleghe specifiche. C’è sintonia con il gruppo che ha gestito la società quest’anno. Il ruolo di Dario Bonetti? Ora è un consulente della signora Ferrari, alla stipula si vedrà. Non è un qualcosa che va in conflitto con la scelta del nuovo d.s., è un fatto di correttezza e le scelte vanno fatte dai soci presenti al momento. L’altro giorno abbiamo deliberato l’ingresso in CdA di Alessandro Onorato, il figlio di Vincenzo Onorato, il nostro main sponsor di Moby. È un rapporto totalmente personale, non finirò mai di ringraziare l’amico per quest’affetto, dato che Moby non ha interesse nel Salento e in Puglia. Alessandro Onorato è un validissimo manager, ha un gran ruolo in Moby. Il nostro rapporto con l’azienda diventerà pluriennale, se poi diventerà più di una sponsorizzazione ben venga. Attenzione a non percepire il messaggio sbagliato, non abbiamo creato una macchina da guerra. Questa è una società che prima di tutto vuole mettere a posto i numeri, senza queste persone sarebbe impossibile, dati i contratti e la situazione debitoria. La situazione-Lecce imprenditorialmente non fa gola a nessuno, deve poggiare sullo sforzo amoroso dei soci, anche se mi aspetto di più da parte del territorio”

Meluso SticchiD.S.– Il presidente onorario del Lecce presenta poi ufficialmente: “I pilastri della prossima stagione saranno ringiovanire la rosa e creare un gruppo coeso per vincere. E se non si vince bisogna creare valore per questa società, giovani impegnati in un progetto per evitare che si parta da zero. Abbiamo scelto un direttore sportivo esperto, Mauro Meluso, grande conoscitore della categoria, una persona per bene un po’ fuori dagli schemi. Vorrei spendere due parole per Stefano Trinchera, per il Lecce ha lasciato qualcosa di straordinario fatto a Francavilla, ha creato una squadra in Eccellenza e l’ha portata in Lega Pro. Lo ringrazio di cuore, ci ha messo tanta passione e tanto lavoro per quest’avventura non programmata. Ringrazio Romualdo Corvino, ci ha fatto scoprire un mondo da consulente di mercato. Dopo quest’anno di esperienza abbiamo deciso di ripartire da un direttore sportivo navigato, a cui sarà affidato anche un gravoso compito sui contratti in uscita. Ha accettato in queste ore la nostra proposta, a suo dire è l’occasione della vita pur avendo lavorato a Foggia e Frosinone, costruendo successi importanti. L’anno scorso ha lavorato bene con i giovani a Cosenza, mettendo su una bella squadra. Il lavoro di Meluso non può essere annuale, ci legheremo perciò a lui con un contratto biennale. In caso di vittoria del campionato in uno di questi due anni di contratto non ci sono premi, ma un prolungamento automatico, come lui stesso ha chiesto. Tra l’altro, il d.s. vuole trasferirsi qui con la sua famiglia. Con lui ci sarà un piccolo gruppo di collaboratori che svolgerà un attento lavoro di scouting. Formalizzeremo a breve, la trattativa è nata poche ore fa e venerdì credo che sarà presentato. Tutte le scelte tecniche, ferme restando le scelte di budget, saranno sue. L’allenatore vorremmo definirlo entro i primi giorni della prossima settimana. La mancata conferma di Braglia? Meluso ha lavorato con Braglia alla Sangiovannese, prendendo Sarno a 200 euro di stipendio. Quella squadra doveva salvarsi ed è poi arrivata ai play-off… Stessa situazione a Foggia. Il profilo del nuovo tecnico? Abbiamo lavorato poco su questo, solo delle chiacchierate generali, la priorità era sciogliere il rapporto con il Cosenza. Ad oggi abbiamo solo quattro calciatori con un contratto che va al di là del 2017, Herrera, Cosenza, Bleve e Benassi”.

leccezionale.itNuove sedi“Ci stiamo spostando, volevamo portare la sede qui allo stadio, ma la precarietà dei locali ci ha portato ad optare per altre vie. Abbiamo preso degli uffici in via Costadura; ci sono degli spazi più ampi che consentono di vivere quotidianamente la sede a tutti. Anche la parte amministrativa avrà parti giuste per lavorare. Il presidente Tundo sta portando avanti l’acquisto della sede di Martignano, dove ci alleniamo ora. Il tipo di operazione che sta strutturando è una specie di leasing, orientata a convertire il canone che ora paghiamo per il campo ad una somma che sia utile per un acquisto futuro con gli stessi importi e nei tempi e nei modi compatibili. L’approccio di questa società è per i piccoli passi. Nessuna polemica con chi c’è stato prima di noi. I Semeraro hanno fatto grandi risultati ed i Tesoro hanno lavorato benissimo. Abbiamo l’idea di avere un centro di nostra proprietà e ci stiamo lavorando. La struttura ex novo? Si escluderebbe; i terreni adiacenti alla struttura di Martignano potrebbero servire ad integrare ed ingrandire l’area”.

curva nordAppelli– “Le criticità evidenziate oggi sono uno stimolo a fare bene, non ci frenano. L’entusiasmo del gruppo è intatto. Concludo con un piccolo appello. Quest’anno non abbiamo visto le istituzioni, il problema del Lecce era della società e dei tifosi. A un certo punto si pensava che dietro a questo progetto c’era una mia candidatura a sindaco. Non me ne frega niente e lo posso mettere per iscritto, abbiamo bisogno della mano della città. L’unico progetto è passione e voglia di costruire. Quest’anno siamo stati aiutati dal Questore, quando c’era bisogno dell’ampliamento. C’è stata sensibilità per aumentare la passione. Un altro appello lo faccio agli imprenditori locali. Se penso al main sponsor e al secondo sponsor trovo due aziende non locali. Il Lecce ha bisogno di tutti. Quest’anno in tanti si sono avvicinati al calcio, è ritornato il gusto di andare alla mano. Tutti ci devono dare una mano. L’ultimo appello, forse superfluo, va ai tifosi, che ci hanno sostenuto sempre, sono la nostra principale risorsa. Tra poco ripartiremo con la campagna abbonamenti con una politica che favorirà l’afflusso. Abbiamo bisogno dei tifosi a prescindere”.

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