Liguori LupoLECCE (di Pierpaolo Sergio) – È toccato a Corrado Liguori, vicepresidente dell’U.S. Lecce, fare il punto della situazione a tre giorni dal superderby contro il Foggia che vale come gara 1 della semifinale dei play off di Lega Pro 2015/’16. Il dirigente giallorosso, ha parlato dello stato psicofisico della formazione giallorossa, attesa dalla sfida contro gli uomini di De Zerbi ed ha subito messo le cose in chiaro: “Viviamo questo momento con grande rispetto per gli avversari ma anche con serenità. Domenica si affrontano due squadre che hanno dimostrato durante un intero campionato di poter ambire a traguardi importanti. Noi, soprattutto in casa, non temiamo nessuno. Credo che il Lecce si stia riavvicinando ad essere quel gruppo ammirato fino ad un mese e mezzo fa, almeno così accade quando arrivano vittorie in serie come successo con Lupa Castelli e Bassano. A proposito del quarto di finale play off, qualcuno ha parlato di episodi a noi favorevoli che hanno indirizzato l’esito dell’incontro verso il nostro passaggio del turno, ma sottolineo che se Surraco non fosse stato falciato dal portiere, avrebbe segnato e saremmo passati lo stesso in vantaggio…”

Poi un’analisi sui prossimi ospiti del “Via del Mare“: “Il Foggia è una squadra che gioca bene ma noi, dall’arrivo di mister Braglia in panchina, abbiamo acquisito una nostra ben precisa identità, abbiamo un’anima. Poi sarà pure che magari non sapremo esprimere un gioco spettacolare, ma siamo trenendamente concreti. Non firmerei per un successo di misura e vi spiego perché: è preferibile affrontare il Foggia in un doppio confronto in quanto, tra andata e ritorno, è più facile che i valori dei singoli e di squadra emergano. L’avrei temuto di più in una gara a eliminazione secca”.

Infine, una presa di posizione sulla paventata chiusura della Curva Nord da parte dell’Osservatorio: “Abbiamo corso il rischio di giocare con delle limitazioni pesanti, è vero, e anche molto concreto; perciò voglio ringraziare la Prefettura e la Questura di Lecce che si sono spese per evitare che una gara così importante potesse giocarsi senza il supporto del tifo giallorosso. Questo spero che serva a far capire a tutti che ci vuole un grande equilibrio, perché sarebbe un suicidio giocare a porte chiuse o senza l’apporto della Curva Nord. Non voglio entrare nel merito della vicenda perché si tratterebbe di una visione personale, mentre c’è una normativa che segue altri criteri di valutazione sulla pericolosità o meno di un evento. Meglio che sia andata a finire secondo buon senso…”

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