Esultanza Cosenza Caturano Lupa CastelliLECCE- Il 3-1 di ieri contro la Lupa Castelli Romani è stato caratterizzato da tre esultanze piene di significate negli altrettanti gol messi a segno per mettere in ghiaccio il terzo posto nell’ipotetico batti e ribatti con la Casertana, impegnata contro la Paganese. L’1-0 di Sasà Caturano, schierato per la prima volta come ariete centrale del tridente, è stato celebrato con un singolare round di boxe tra lo stesso ex Melfi e Ciccio Cosenza, l’effigie della parte guerrigliera del Lecce. L’attaccante campano ha commentato così in conferenza stampa il perché di questa celebrazione: “L’esultanza con Cosenza? È scaramanzia perché in genere i pugni li prendo io e non lui”. Meno scherzosa è stata la dedica di Davide Moscardelli dopo la grande bordata che ha raddoppiato il punteggio. Le mani al cielo nella lenta corsa verso la Esultanza Moscardelli Lupa Castellilinea laterale sono state per Michele Calorio, venuto a mancare giorni fa. Fa pensare di più invece il gesto di Abdou Doumbia, scorer della terza rete con un preciso colpo di testa alla prima occasione utile, confezionata dopo una partita senza molti spunti offensivi. Il dito posto alla bocca a zittire i critici è stata una piccola liberazione per il franco-maliano, deciso a dare una risposta ed una svolta alle recenti prestazioni in chiaroscuro che hanno alimentato le polemiche degli scettici in una stagione dove, oggettivamente, ancora non si è visto il miglior Doumbia. Mister Braglia e il suo staff ora avranno il compito di convertire questi stati d’animo in rabbia agonistica necessaria per affrontare al meglio il rush-finale dei play-off. 

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