portaccioGALLIPOLI- La vittoria con il Marcianise, sconfitto per 2-1 dal Gallipoli, non è bastata ad evitare la matematica retrocessione della compagine jonica, tornata in Eccellenza dopo due campionati di Serie D. Il giovane centrocampista Andrea Portaccio, tra le poche note liete della stagione fallimentare del Gallo, espone il suo pensiero sul verdetto odierno: “Sappiamo che quando si retrocede, o si vincono campionati, non è un qualcosa che accade solamente alle ultime giornate, -afferma Portaccio- è tutto frutto del lavoro svolto durante l’anno. Giornata dopo giornata si costruisce quello che si raccoglie a fine stagione. Il nostro cammino non è un’eccezione. Oggi abbiamo fatto una vittoria contro una buona squadra, ma non è servita. Sapevamo che non potevamo più dipendere da noi. Il rammarico principale? Aver perso molti punti durante il tragitto, –evidenzia il giovane interno- due punti fuori casa sono troppo pochi. In più, le vicende societarie ci hanno fatto cominciare la stagione con cinque giornate di ritardo. Nonostante questo, c’è stato un continuo viavai di giocatori che non ha lasciato l’ambiente sereno. Sono state queste le chiavi della nostra stagione“. Il successo di ieri ha comunque dato una piccola gioia a Portaccio, a segno per la prima volta in Serie D: “Era un gol che volevo e che aspettavo. Più volte ci ho provato senza riuscirci. Dedico la rete ai miei nonni, anche se non vengono allo stadio sono costantemente aggiornati su tutto e mi danno una grossa mano. Ho fatto un bel gol, non so neanche io come ho fatto (sorride, ndr), sono contento, fa bene anche alle mie statistiche“. 

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