IMG_9939LECCE (di Gabriele De Pandis) – Una vittoria mai in discussione. Una vittoria meritatissima. Una vittoria che tira a lucido le ambizioni del Lecce e che riempie d’entusiasmo l’ambiente nella settimana cortissima che porterà alla sfida di sabato contro il Cosenza. Il 4-0 di ieri contro il Catanzaro mette benzina nelle gambe dei giallorossi, riscattatisi al meglio tra le mura amiche dopo il pareggio col Melfi e sempre sulla scia della capolista Benevento.

La squadra di Piero Braglia, al netto dei rimproveri per l’eccessivo leziosismo messo in campo, ha giocato una partita ineccepibile, sfoderando quel killer-instict (gol del ‘Mosca’ alla prima palla utile) che era mancato col Melfi. Il rivedibile assetto difensivo degli ospiti, sfilacciati tra i reparti e rivedibili nella lettura delle palle alte (flop la coppia Ricci-Orchi), ha senza dubbio agevolato Papini e soci. I primi due gol sono nati da azioni in fotocopia, con traiettorie velenose nei sedici metri catanzaresi, conquistate dagli avanti giallorossi prima dello scarico in rete. Il doppio vantaggio già dopo 19 minuti ha sciolto i nervi, troppo forse per mister Braglia, ma la partita, abbassatasi di ritmo, non è mai sfuggita alla retroguardia leccese, ineccepibile negli anticipi e perfetta nei disimpegni con pochissimi palloni sprecati. Il trascinatore è stato Davide Moscardelli, rinvigorito anch’esso dal gol dopo pochi minuti e autore di una partita da leader solitario al centro dell’attacco. Questa squadra non è impersonata soltanto dall’animo dell’ex Bologna, parte di un meccanismo che ha avuto ieri in Checco Lepore un formidabile arciere con frecce a differente gittata (che tacco in occasione del 3-0!) e in Papini il sergente mai domo nelle battaglie di metà campo, vinte in ogni contrasto, in ogni manovra.

Lepore CatanzaroI segnali positivi hanno riguardato anche il resto della ripresa. Il Lecce è sul pezzo, e si vede. Non sarebbe stato altrimenti come nel caso delle parate di Perucchini e nell’impatto dei subalterni Caturano (autore del poker) e Carrozza, entrati con il piede pigiato sull’acceleratore. Servirà confermare questi segnali al “San Vito-Marulla” di Cosenza, in un’altra pericolosissima “tana dei lupi”. Di certo, una spinta importante potrebbe arrivare già da domani, giorno di Juve Stabia-Benevento, ma meglio guardare in casa propria…

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