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Alberto Rescio (foto acdnardo.com)

NARDO’- “Una nuova freccia nella faretra di mister Ragno”. Alberto Rescio, 28enne, è così presentato dal d.s. del Nardò Andrea Corallo: “L’ultimo acquisto della sessione decembrina di calciomercato è un centrocampista duttile, offensivo e d’interdizione, è un ex nonostante il passato recente alla Virtus Francavilla, dove ha vinto lo scorso campionato ‘da antagonista’ del Nardò. Nella sua carriera ha disputato tanta serie C. Sono contento che abbiamo acquisito le prestazioni di un ragazzo per bene, un titolare importante e un’alternativa importantissima, che saprà integrarsi senza problemi”. Sull’eventualità di altri acquisti, il dirigente granata evidenzia la massima comunità d’intenti con Ragno e sentenzia: “Il mister è contento di quello che ha a disposizione, abbiamo rimodellato insieme l’assetto rispondendo anche alla situazione che si è venuta a creare per Lattanzio. In questo momento ci siamo ricompattati davanti alle difficoltà, innescate anche dal calciomercato. Questo spogliatoio ci porterà fino alla fine del campionato. Se ci sarà qualche acquisto, arriveranno degli under per rispondere al meglio agli infortuni di Versienti e Balistreri”.

Alberto Rescio è pronto a recuperare la piena forma dopo uno stop: “Devo recuperare da un piccolo infortunio avuto al piede, un contrasto che mi ha provocato un piccolo ematoma con formazione di edema all’interno della falange del quarto dito del piede destro. Sono quasi in condizione e spero di tornare quanto prima. Le sensazioni? Senz’altro positive, qui c’è un gruppo coeso e compatto, a Nardò si respira aria di calcio. I ragazzi hanno disputato sino ad adesso un ottimo campionato e spero di togliermi tante soddisfazioni”.

L’ex Gallipoli esamina poi i profili di Tonio Calabro e Nicola Ragno, uno il passato e l’altro il presente: “Non ho avuto ancora modo di essere allenato, non saprei dire le differenze effettive. Sono due allenatori vincenti, tutti mi parlano bene del mister, non lo conoscevo personalmente prima di quest’esperienza. Calabro è stato senza dubbio una delle migliori guide che ho avuto, un allenatore ambizioso, maniacale nella cura del dettaglio, preparato e con tanta voglia di andare avanti”.

Rescio, in granata nel 2012-13, è stato il protagonista in un Nardò complicato, dove si viveva alla giornata prima della salvezza raggiunta dopo il play-out contro il Sant’Antonio Abate. Ora la cornice è diversa :“Gli scenari sono differenti, tre anni fa c’era una situazione precaria e disastrosa, soprattutto dal punto di vista societario. La società era inesistente, il presidente non l’ho mai visto e i dirigenti erano dei burattini pronti a fare gli interessi di altre persone. Nonostante tutto, abbiamo ottenuto una salvezza insperata. Adesso la situazione è diversa, la società è seria e si vuole progredire”.

Il ritorno in maglia Toro è stato quasi una sorpresa dopo l’addio dalla Virtus: “La proposta del Nardò è stata inaspettata, è arrivata l’ultimo giorno o giù di lì. A Francavilla era arrivato il momento di cambiare aria, non avevo i giusti stimoli per andare avanti. Meritavo di più. La società ha fatto delle scelte nel periodo di mercato e, di conseguenza, ho fatto le mie valutazioni. Dovevo decidere e dopo la chiamata del Toro non ho esitato più di tanto. In cuor mio volevo ritornarci”.

In conclusione, Rescio svela i propositi per il 2016: “Spero di dare il mio contributo alla squadra, il campionato è avvincente ed insidioso. Ci sono 4-5 squadre in pochi punti e il ritorno sarà un altro torneo. Ce la giocheremo con tutti e speriamo di toglierci delle soddisfazioni”.

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