prec. ben. pptxLECCE (di Italo Aromolo) – Peccato che in campo non ci vada la storia, altrimenti il regalo di Natale sarebbe già bell’e fatto per il Lecce e per tutti i suoi tifosi… Ed è quello che porta il nome “vittoria” che quasi sempre i giallorossi hanno scartato nelle sfide con il Benevento, in un incrocio tradizionalmente molto favorevole alla formazione salentina. Nessuna sconfitta, sette vittorie e un solo gol subito: questi solo alcuni dei numeri d’oro che accompagnano i giallorossi nei nove precedenti disputati dal 1936 ad oggi nel capoluogo salentino contro la formazione sannita.

Riviviamone alcuni dei più importanti.

papini mascheraIl “Papo” mascherato- Nella scorsa stagione calcistica la sfida con gli “Stregoni” finì 1-0 in favore dei salentini nel giorno del grande assente Davide Moscardelli, che era stato squalificato per 4 giornate dopo il nefasto arbitraggio dell’arbitro Lanza in quel di Catanzaro. Così, non ci ha pensò su due volte capitan Romeo Papini a festeggiare il gol del vantaggio con un berretto che riproduceva le fattezze del bomber con tanto di barba e baffi per il colpo di testa che bucò Pane al settantacinquesimo della partita. L’importante successo in ottica play-off fu preceduto da una coreografia d’orgoglio dei tifosi salentini, che esposero migliaia di cartellini giallorossi dal titolo “Lecce merita rispetto” in segno di protesta per i torti ricevuti.

Ancora Brini nei play-off– Il nome di Fabio Brini ancora incuteva timore quando, a meno di un anno dai miracoli alla guida del Carpi, il tecnico del Benevento si ripresentava sulla strada del Lecce in un’altra sfida ad eliminazione diretta (play-off edizione 2013/’14). Ci pensò allora l’anti-mago Franco Lerda a spezzare l’incantesimo e a far volare al posto delle streghe il Lecce, che non fece granché fatica a impossessarsi della semifinale con un secco 2-0 e guadagnarsi l’accesso alla finale in virtù del pareggio per 1-1 nella gara di andata. Nel primo tempo Ferreira Pinto indovinò il diagonale del vantaggio con la complicità del portiere Baiocco, nel secondo Gianmarco Zigoni chiuse i giochi con un fortunoso rimpallo sotto la Curva Nord. Sulla panchina dei padroni di casa sedeva Giacomo Chini, in quanto il tecnico di Fossano era stato squalificato per espressione blasfema.

Mimmo Renna, che tempi- Il successo salentino del 26 ottobre 1975 segnava l’inizio di una delle più felici ere tecniche dell’allora club con sede in Via Saponaro: al debutto in panchina di mister Mimmo Renna, il gol del leccese Costantino Fava liquidò il Benevento (1-0) in quello che era un importantissimo tête-à-tête per la promozione in Serie B; alla fine di quella stagione, il Lecce, classificatosi al primo posto con 55 punti, riuscì a conquistare una storica promozione in Cadetteria proprio a discapito del Benevento, superato al fotofinish quando mancavano tre giornate al termine del campionato.

Calcio e storia- Di seguito, alcuni avvenimenti che si sono intrecciati con la prima sfida tra Lecce e Benevento, datata 11 novembre 1936. Nel 1936 accadeva che…

  • In Italia viene proclamato l’Impero dell’Africa Orientale d’Italia.
  • Primo tentativo di fuga dalla prigione di Alcatraz.
  • Viene pubblicato “Via col vento”.
  • L’uranio è il primo elemento chimico ad essere sintetizzato artificialmente
  • Scoppia la guerra civile in Spagna.
  • Nascono Papa Francesco, Mogol, Silvio Berlusconi e Lino Banfi.
  • Muoiono Grazia Deledda e Luigi Pirandello.
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