gol Lepote con la Paganese su rigoreLECCE (di Pierpaolo Sergio) – Pagelle agrodolci per il lecce che raccoglie un pareggio in extremis sul campo della coriacea Paganese ridotta in 9 uomini grazie ad un calcio di rigore messo a segno allo scadere da Checco Lepore. I giallorossi nel primo tempo hanno controllato tranquillamente il match con uno sterile possesso palla, costruendo però rare occasioni da rete, con Moscardelli e Curiale in giornata-no. Nella ripresa la doccia gelata è arrivata al 1° minuto con la contestata realizzazione di Guerri (la prima degli azzurrostellati nei 5 incontri finora disputati contro i salentini). L’inerzia della gara è cambiata ed i padroni di casa hanno avuto almeno due altre occasioni per chiudere l’incontro. La reazione di capitan Papini e compagni ha poi fatto sì che il Lecce non raccogliesse un’altra beffa contro una modesta ma ben motivata squadra, conquistando un punto che per mister Braglia è da considerare positivo. Domenica prossima al “Via del Mare” sarà di scena il Benevento, dopo la gara di mercoledì in Coppa Italia di Lega Pro con l’Akragas valida per gli Ottavi di finale; servirà ben altra determinazione e concretezza sotto-porta per conquistare una vittoria dal peso specifico doppio.

  1. PERUCCHINI: Deve mestamente e tra le proteste raccogliere il pallone dal fondo della sua rete al 46′ in una partita in cui non compie nemmeno una parata degna di tal nome. Si era segnalato soltanto per una parata in uscita bassa al 36′ del primo tempo. VOTO: 6
  2. FREDDI: Prestazione un po’ opaca per il difensore che non dà la sensazione di essere pienamente sul pezzo. Qualche appoggio sbagliato di troppo e sbavature non sfruttate dagli avversari finché rimane in campo. VOTO: 5.5 ——— (dal 56′) DOUMBIA: Il suo ingresso sul rettangolo verde regala un minimo di dinamismo in più alla farraginosa manovra leccese. Prova ad innescare i compagni del reparto avanzato e crea scompiglio nella retroguardia campana pur senza risultare mai davvero pericoloso. VOTO: 6
  3. LEGITTIMO: Buona prestazione per l’esterno salentino che oggi spinge maggiormente in attacco dando seguito alle dichiarazioni rilasciate in settimana in cui ammetteva di dover osare qualcosina in più in fase offensiva. Copre senza eccessivi affanni la sua zona di competenza. VOTO: 6
  4. PAPINI: Primo tempo anonimo, passato per lo più a girare in mezzo al campo alla ricerca della giusta posizione. Quando il match si fa duro e serve mostrare i muscoli allora ritrova il piglio necessario per giocare simili partite. VOTO: 5.5
  5. ABRUZZESE: Si disimpegna molto meglio dei suoi colleghi di reparto in marcatura e prova pure ad impostare la manovra partendo dalle retrovie, nonostante il piede non lo abbia certo foderato di velluto, ma almeno ci mette l’impegno necessario. VOTO: 6
  6. COSENZA: Rimedia nel primo tempo una ferita alla testa in uno scontro di gioco che lo costringe a giocare con un vistoso turbante. Non soffre particolarmente gli avversari, ma si lascia sfuggire l’uomo in un paio di occasioni in cui se la cava con mestiere e con un pizzico di fortuna. VOTO: 6
  7. LEPORE: La freddezza con cui si incarica di battere il rigore all’89° che ha regalato il pareggio alla sua squadra è da premio speciale. Per il resto, spinge con meno convinzione della scorsa gara col Messina lungo la fascia destra, lasciando stavolta tale incombenza al suo alter ego sull’out sinistro (Legittimo). Tra i più lucidi nel Lecce. VOTO: 6.5
  8. SALVI: Dove c’è da combattere e mostrare carattere lì lui c’è sempre. Forse dovrebbe darne un pizzico a qualche suo compagno in una partita strana anche per il mediano romano che deve correre per due nel cercare di controllare le ripartenze della Paganese e provare a creare superiorità in attacco. VOTO: 6.5
  9. MOSCARDELLI: Giornata-no per l’attaccante giallorosso. Primo tempo giocato con grande voglia e impegno, ma ripresa che lo ha visto spesso in affanno. Esce senza lasciare traccia per una botta ricevuta ma anche perché il Lecce aveva bisogno di energie fresche. VOTO: 5 ——— (dal 71′) DIOP: Una rovesciata alta di poco, un continuo smarcarsi per dettare il passaggio dei compagni ed il fallo da rigore conquistato con astuzia e con relativa espulsione di Esposito sono la fotografia dei suoi 20 minuti in campo. VOTO: 6.5
  10. SURRACO: Svolazza in lungo ed in largo per tutto il fronte offensivo salentino pur senza trovare mai i tempi giusti per servire gli attaccanti o la lucidità per concludere pericolosamente in porta nelle sue incursioni in area avversaria. Guadagna tuttavia punizioni da buona posizione e tante altre non gli vengono fischiate da arbitri che di tutelare i calciatori più talentuosi proprio non ne vogliono sapere. Ma corre davvero tanto alla pari di un cavallo scosso del Palio di Siena. VOTO: 6.5
  11. CURIALE: Un passo indietro rispetto alla sfida col Messina. Inizia benino la gara facendosi trovare puntuale in area di rigore dove però scarseggia in tempismo e coordinazione. Ha sui piedi la palla dell 0-1 ma la spedisce alta sulla traversa da ottima posizione. Si presenta davanti a Marruocco in altre due circostanze ma anche allora non fa la scelta migliore e le azioni sfumano sul più bello. Nella ripresa invece cala vistosamente fino al giusto cambio. VOTO: 5.5 ——— (dal 78′) VECSEI: Stavolta il suo impatto sul match non è dei migliori. Prova a creare superiorità col Lecce in 11 contro 10 ma fa sempre la giocata sbagliata al momento sbagliato, finendo per risultare quasi ininfluente. VOTO: 5.5

All. BRAGLIA: Il tecnico giallorosso, alla sua prima espulsione da quando siede sulla panchina leccese, si tiene stretto il punticino acciuffato allo scadere della sfida al “Torre” ma sa bene che contro il Benevento servirà ben altro approccio ed atteggiamento se si vorrà vincere uno scontro diretto per la promozione. A Pagani il suo Lecce pecca dell’atavica carenza di un uomo in grado di inventare assist e giocate tali da cambiare l’inerzia di un match, puntando tutto sul possesso palla e sul carattere. La finestra di mercato invernale è ormai pronta per essere aperta ed a lui ed alla dirigenza del club spetta il compito di individuare come e dove migliorare un gruppo compatto sì, ma che fatica troppo a trovare la via del gol e per una compagine che punta in alto è una pecca non da poco. VOTO: 6

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