logoLECCE – Ricorre oggi il trentaduesimo anniversario della morte dei due giocatori: la notte del 2 dicembre 1983, fa da sfondo a quella che per la “famiglia” dell’U.S. Lecce rimane la più grave tragedia nella sua ultracentenaria storia. Michele Lorusso e Ciro Pezzella sono due uomini mai dimenticati che resteranno per sempre impressi nella memoria collettiva. E siccome hanno indossato la maglia del Lecce e sono stati beniamini dei tifosi, ma un destino crudele li ha portati via, ecco che allora è facile comprendere perché siano diventati due bandiere immortali.

La squadra allora allenata da Eugenio Fascetti, all’epoca era alla sua prima stagione sulla panchina giallorossa, doveva giocare in trasferta a Varese. Fra i calciatori convocati ce n’erano due avevano il terrore di prendere l’aereo: proprio Lorusso e Pezzella, la cui paura di volare era legata in particolare ad un volo di ritorno da Cagliari in cui vuoti d’aria e turbolenze fecero temere il peggio alla comitiva giallorossa.

Per la sfida tra Varese e Lecce, entrambi preferirono aggregarsi agli altri compagni viaggiando in treno. Ma il treno per Milano allora non partiva da Lecce, ma da Bari. Scelsero di raggiungere il capoluogo a bordo di una Mercedes acquistata solo qualche mese prima da Pezzella. Con loro in auto c’erano pure Pino Carlino, padre della moglie di Ciro, Annarella ed un altro congiunto. L’appuntamento fatale li attendeva purtroppo sulla Statale 16, all’altezza di Mola di Bari. Un impatto frontale con un’altra vettura fece finire l’auto in un fossato, ridotta ad un ammasso di lamiere, soprattutto lungo il lato sinistro dove c’erano Pezzella alla guida, con Lorusso seduto alle sue spalle. Il primo morì durante il trasporto in ospedale, l’altro sul colpo.

Da quel livido giorno d’inizio dicembre, ogni anno società e tifosi ricordano i due amatissimi calciatori, rendendo omaggio alla loro memoria e tramandandone le doti umane e agonistiche davvero di altri tempi a chi non ha avuto il piacere di conoscerli e vederli giocare.

Questo è il video realizzato in occasione del trentennale della loro scomparsa grazie al materiale d’archivio del Lecce Club Centro di Coordinamento fornito e gelosamente custodito dal presidente Mario De Lorenzis:

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