Mimmo CataldoLECCE (di Pierpaolo Sergio) – Mentre a Lecce da anni si disquisisce sul come e se intitolare almeno un settore del “Via del Mare” alla memoria del presidente Franco Jurlano (il primo che ha portato il club giallorosso in Serie A), a Siderno si bada al concreto e si è deciso di omaggiare la memoria di un concittadino che ha dato lustro al Comune in provincia di Reggio Calabria, intitolando lo stadio a Mimmo Cataldo, Direttore sportivo, allenatore ed ex arbitro che ha legato il suo nome indissolubilmente a quello dell’ex presidente leccese.

La Giunta comunale calabrese del paese in cui Cataldo nacque nel 1925 non ha tergiversato troppo nel prendere la decisione. L’impianto sportivo di Siderno porterà il suo nome, prendendo il posto di quello di Filippo Raciti (il poliziotto morto dopo i disordini in un derby tra Catania e Palermo) a cui finora è intitolato lo stadio. Per onorare anche il ricordo dello sfortunato agente di Polizia, la Giunta comunale sidernese ha scelto di intitolargli il piazzale antistante lo stadio.

Mimmo Cataldo è stato uno dei principali artefici della promozione del Lecce di Eugenio Fascetti in massima serie. A lui si deve la scoperta degli argentini Beto Barbas e Pedro Pablo Pasculli, o la valorizzazione del famoso vivaio del Lecce in cui crebbero e maturarono i vari Conte, Moriero, Luperto, Mileti, Garzya, Nobile, Levanto, Monaco e via dicendo. Tra l’altro, da ex arbitro, l’allora diesse giallorosso aveva ottimi uffici con il mondo arbitrale italiano e la sua esperienza era riconosciuta ed apprezzata a livello nazionale nelle sedi del Calcio.

Stadio_via_del_mareCataldo era tra l’altro diventato un leccese d’adozione. Si era trasferito a vivere stabilmente a Lecce dove è poi morto nel marzo del 2010. Chissà se e quanto occorrerà ancora aspettare affinché anche Lecce si ricordi di chi l’ha portata alla ribalta delle cronache nazionali ed internazionali. Lo stadio del capoluogo salentino porta il nome dell’ex sindaco Ettore Giardiniero, ma in tutta Italia è conosciuto semplicemente come “Via del Mare“. Riuscire ad intitolare almeno un settore a quei dirigenti che hanno fatto la storia del calcio leccese non appare impresa tanto ardua o spinosa. Chissà se ciò accadrà in una futuribile costruzione di un nuovo stadio in città…

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