frecciarossa-trenitalia1Passaggio potenzialmente cruciale nella questione Frecciarossa oggi pomeriggio a Roma con la riunione del tavolo multilaterale convocato dal ministro ai Trasporti, Graziano Delrio, con l’Amministratore delegato di Ferrovie dello Stato, Michele Elia ed il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano. La mobilitazione per il prolungamento del percorso del treno veloce fino a Lecce è diventata una questione simbolica per il Salento, finalizzata ad ottenere più in generale la fine di un isolamento del territorio dalle principali direttrici del sistema delle infrastrutture logistiche e della mobilità. A sottolinearlo sono anche i Segretari generali di Cgil, Cisl e Uil della provincia di Lecce che hanno chiesto un incontro con il Prefetto del capoluogo salentino, dopo aver lanciato un appello a tutte le Associazioni del Partenariato economico e sociale della provincia i cui rappresentanti, accogliendo la proposta, hanno partecipato all’incontro sedendo allo stesso tavolo. L’incontro a Lecce si svolge alla vigilia dell’incontro fissato per 14 ottobre fra Governo, Regione e Ferrovie dello Stato: “un primo risultato”, secondo Cgil, Cisl e Uil Lecce.

“Importante è aver fatto arrivare al governo”, ha detto Antonio Nicolì, segretario generale della Cisl di Lecce, “ed alle Ferrovie dello Stato il messaggio chiaro e unitario di un territorio che non intende rassegnarsi. Se aver rappresentato in forma compatta con tutte le forze sociali ed economiche non genererà ascolto, vedremo di rafforzare il messaggio”.

“Trenitalia ha un debito con questo territorio” – ha sottolineato Salvatore Arnesano, segretario generale Cgil, che aggiunge: “Dirottando 40 milioni di euro destinati allo Scalo di Surbo agli stabilimenti di Mestre ha difatti rivelato totale assenza di attenzione nei confronti del Salento. Far arrivare il Frecciarossa a Lecce apre prospettive occupazionali legate, non solo all’infrastrutturazione ed ai collegamenti col resto d’Italia, ma anche alla manutenzione, poiché Lecce è un capolinea ferroviario importante”.

“È motivo di soddisfazione – dichiara il segretario generale della Uil di Lecce, Salvatore Giannetto – essere riusciti a mettere insieme dinanzi al Prefetto l’intero partenariato economico e sociale del Salento. È tempo di battere i pugni a Roma per costringere Trenitalia a fare in modo che il Frecciarossa arrivi fino a Lecce perché il Salento non deve rimanere isolato. Questo territorio è a rischio desertificazione industriale ed è assurdo che le nostre aziende debbano confrontarsi con le sfide del mercato globale senza contare su infrastrutture essenziali. Ritengo pretestuose le motivazioni dei vertici di Trenitalia secondo cui solo da Bari a Lecce ci sarebbe un rallentamento dell’alta velocità perché non ci sono i binari adeguati. In verità, è da Termoli in giù che non ci sono i binari adeguati all’alta velocità”.

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