via del mare foto green sport
Il “Via del Mare” (foto Green Sport)

LECCE (di Massimiliano Cassone) – Il Lecce prende quattro sberle al Manuzzi di Cesena e abbandona la Tim Cup. La squadra di Asta ha giocato un primo tempo buono e se Doumbia nei primi minuti della ripresa avesse pareggiato invece di divorarsi un gol fatto, la gara avrebbe forse avuto un altro risvolto.

La verità però è evidente, la squadra di Drago è di ben altra categoria, alla distanza asfalta le speranze salentine e dilaga inesorabilmente.

Ci sono due note da evidenziare: una stonata ed una positiva. Quella positiva è rappresentata dai tifosi che hanno seguito anche a Cesena i giallorossi facendo sentire la propria voce; la nota stonata non è la sconfitta, e nemmeno i quattro goal subiti, perché ci sta tutto, la cosa più grave è l’infortunio alla spalla di Ciccio Cosenza, il gigante arrivato dalla Pro Vercelli, che aveva già preso in mano la difesa insieme al giovane Gigli. Oggi gli accertamenti chiariranno l’entità del problema e i tempi di recupero; si spera che Asta possa riavere quanto prima il suo difensore.

A Cesena la società era presente, Corrado Liguori ha seguito la gara attentamente e sicuramente avrà tratto le sue conclusioni. Il Lecce è un cantiere ancora aperto però bisogna aver fiducia nella nuova proprietà che, seppur a rilento, sta conducendo una campagna acquisti intelligente. Per ora sono arrivati elementi molto validi: Nicolò Gigli, Giuseppe De Feudis (acclamato ieri sera dai suoi ex tifosi), Francesco Cosenza e Sergiu Suciu sono calciatori che in Lega Pro possono fare la differenza.

Ora però bisogna pigiare sull’acceleratore e chiudere altre operazioni importanti perché al mister di Alcamo servono almeno altri otto elementi per poter dire di avere un’armata pronta a combattere nel pantano della lega pro. Urge prendere un altro difensore centrale, due terzini sinistri, tre centrocampisti e due attaccanti (o anche uno se si decide di dare una chance a Persano), ed è necessario farlo al più presto in modo da avere tutto il tempo per amalgamare la squadra ed arrivare alla prima di campionato pronti a “sbranare” gli avversari.

I tifosi devono avere pazienza, Saverio Sticchi Damiani e soci stanno lavorando bene e hanno bisogno del tempo necessario. Nella tana dei lupi per ora gli abbonamenti sono 3500 e sono ben lontani da quei 10000 che auspicava Liguori.

A questo punto non bisogna farsi influenzare dal poker servito del Cesena, perché l’obiettivo da raggiungere per il Lecce non è mai stato la Tim Cup, torneo che riserva alle squadre di categoria inferiore il ruolo di sparring partner delle compagini di A che poi si giocheranno la conquista della coppa nazionale. L’obiettivo è fuggire via dalla Lega Pro. La società finisca di costruire la squadra ed i tifosi continuino ad abbonarsi per riempire lo stadio, sarà proprio in quel Via del Mare, nella tana dei lupi che il Lecce si giocherà il futuro.

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