LECCE (di Massimiliano Cassone) – Un girotondo di colori, sapori, tradizioni, ricordi ed emozioni che si dipanano su un lunghissimo viale immaginario che ripercorre la storia della cucina salentina. Con una sensibilità unica e con una proprietà di sintesi eccellente, l’autrice riesce a racchiudere tutto in 235 pagine senza lasciare nel lettore, alla fine dell’opera, l’idea che sia stata dimenticata qualcosa, oppure che il libro manchi di  qualche particolare o di qualche foto; Silvia Famularo custodisce tutto questo con eleganza e maestria in un’opera letteraria senza tempo dal titolo “Divine Tavole. L’arte del gusto nel Salento” (Edizioni Grifo è in vendita in tutte le librerie a 30 euro).

Il libro si sviluppa in più sezioni. Parte con la descrizione meticolosa della storia della cucina salentina, dal Neolitico fino ai giorni nostri, c’è finanche il menù della grande festa a Torre del Parco in onore del re Filippo II ed i ricevimenti per Tito Schipa.

Poi la giornalista e scrittrice leccese ha l’idea geniale di entrare nelle case delle nobildonne leccesi e con la sua penna delinea le signore  e descrive l’antica tradizione delle tavole imbandite.

Silvia Famularo
Silvia Famularo

Molto interessante la sezione delle ricette dei prodotti tipici salentini: dalla cicerchia ai rustici, da “lu purpu a pignata” alle zavirne fritte, non manca nulla e la fantasia del lettore può sbizzarrirsi a volontà. In tutto questo Silvia Famularo ha l’intuizione di creare un calendario gastronomico popolare che va dalla tradizione culinaria del capodanno leccese, passando per la festa di Sant’Antonio Abate di Novoli, alle Chiacchiere di Carnevale, alle tavole di San Giuseppe, alla pasta di mandorla e a tutte le prelibatezze preparate per ogni occasione, per citarne alcune: dalla festa del Crocifisso di Nardò alla Madonna della Coltura di Parabita, e poi la Pentecoste di Gallipoli, le feste di San Pietro e Paolo di Maglie e Galatina e tantissime altre ancora racchiuse in questo libro che una volta aperto sembra uno scrigno magico pronto a regalare sorprese.

Il lavoro è impreziosito in maniera molto accurata dalle bellissime foto a colori che fanno immergere totalmente il lettore nell’opera. Molto affascinante l’immagine antica di copertina in un bianco e nero interrotto da un cesto di frutta variopinta.

Dal titolo potrebbe sembrare il solito libro di cucina come se ne trovano tanti in libreria, ma non è così, “Divine Tavole. L’arte del gusto nel Salento” è un’opera molto curata, elegante e unica nel suo genere. Non può mancare nella libreria di chi ama il Salento terra di sole, mare, vento e non solo; il Salento è una terra ricca di tradizioni e cultura che vanno custodite per non essere dimenticate. 

 

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