Lecce Catanzaro tim cupLECCE (di Massimiliano Cassone) – Tim Cup, 2 agosto, Estate piena, il caldo è afoso. Si rincomincia a fare sul serio; torna il calcio giocato a Lecce dove c’è voglia di rinascere e di ricominciare a volare alto. L’obiettivo della nuova società capitanata da Sticchi Damiani e da Liguori è di vincere il campionato di Lega Pro ma bisogna dare sempre tutto. Al Via del Mare arriva il Catanzaro di Mister Urso che manda in campo col 3-5-2, il suo marchio di fabbrica, l’ex di turno Scuffia in porta; una difesa a 3 con D’Orsi, Orchi e Ricci; Calvarese e Squillace sulle fasce, Giampà, Agnello e Foresta a completare il centrocampo; in attacco Ingretolli e Razzitti.

Tonino Asta, che ha dovuto far fronte al “caso Falco” nella giornata di oggi, risponde opponendo il suo 4-2-3-1: Benassi in porta, Kalombo a destra, Gigli e Vinetot centrali con Morello a sinistra, De Feudis e Papini a fare da schermo a centrocampo con Doumbia, Herrera e Lepore a supportare l’unica punta Moscardelli.

Fin dai primi minuti il Lecce, di fronte a 5345 spettatori, fa la partita ma nonostante due occasioni gol di Papini non riesce a sbloccare la gara nel primo tempo che termina a reti inviolate. Nel secondo tempo i calabresi crescono ma nessuna delle due squadre riesce a sbloccare il risultato. Non bastano nemmeno i supplementari a mettere fine all’agonia provocata dal caldo, anche se la squadra di Asta, ai punti, sicuramente avrebbe vinto, ma ci riesce ai calci di rigore dopo una sequenza mozzafiato:Moscardelli (L) FUORI, Razzitti (C) GOL, Rosafio (L) GOL, Maita (C) GOL, Lepore (L) GOL, Agnello (C) palo, Herrera (L) GOL, Orchi (C) parato, Abruzzese (L) traversa, Mancuso (C) fuori.

PRIMO TEMPO – Il Lecce scende in campo con la maglia a strisce giallorosse e con la novità del pantaloncino rosso, mentre i calabresi esibiscono un completo blu notte.

Prima dell’inizio della gara i calciatori del Lecce, tutti, omaggiano con un mazzo di fiori uno striscione sotto la curva in ricordo del tifoso Simone.

Il Lecce parte forte e dopo cinque minuti va vicinissimo al gol; Lepore se ne va sulla destra e con una sciabolata morbida serve Moscardelli che di testa impegna severamente l’ex compagno Scuffia. La squadra di D’Urso subisce e cerca di giocare sulle ripartenze e al minuto 8 rischia di capitolare ancora: Doumbia vola a sinistra e la mette in mezzo per l’accorrente Papini che da fuori area prova il missile che si spegne di poco a lato.

Il primo tentativo del Catanzaro arriva all’11° ma il tentativo di conclusione di Razzitti è alquanto velleitario.

Colpevole il caldo afoso i ritmi al quarto d’ora sono abbastanza blandi, il vento è debolissimo e la colonnina del barometro non accenna a scendere intorno ai 30 gradi.

Al 17° bella giocata sull’asse Moscardelli-Doumbia: il barbuto che trova un corridoio per la freccia nera che si imbuca tra le maglie calabresi e poi chiude il triangolo con Mosca che dal limite dell’area di rigore conclude alto sulla traversa.

Al 19° primo acuto vero del Catanzaro che si rende pericoloso con un calcio di punizione battuto da Agnello ma Benassi devia in angolo.

I padroni di casa continuano a fare la partita con i calabresi troppo statici, in attesa dell’occasione giusta per una ripartenza.

La squadra di Asta potrebbe passare in vantaggio al 45° con una sassata di Papini dal limite dell’area che termina di poco fuori.

La prima frazione termina sullo 0-0.

SECONDO TEMPO – Nessun cambio all’inizio della ripresa, i protagonisti in campo sono quelli del primo tempo.

Dopo appena due minuti Morello mette in mezzo una palla al veleno che Moscardelli sfiora con la punta ma Scuffia controlla senza problemi. I ritmi di gioco sono bassi e col passare dei minuti la stanchezza, nelle gambe appesantite dai carichi di lavoro pesanti del ritiro, si fa sentire, anche se i giallorossi hanno il timone del gioco in mano e rischiano praticamente nulla.

Tonino Asta è indemoniato e sembra che abbia un joystick in mano col quale tenta di telecomandare i suoi. Al 58° brivido per D’Urso; Herrera mette in area una palla a spiovere con Scuffia che attaccato da Vinetot va in confusione prima di far sua la sfera.

Il Lecce alza l’astina dell’attenzione e accelera sensibilmente andando vicinissimo al gol al minuto 61 ma Moscardelli non riesce a ribadire in gol un bel cross di Lepore.

Al 67° inizia il valzer delle sostituzioni; D’Urso mette in campo l’ultimo acquisto, l’attaccante Mancuso, al posto di Squillace. Asta risponde con Rosafio al posto di Papini (acciaccato) al 71° e subito dopo il Catanzaro manda in campo Maita per Igretolli.

Lepore passa al centro con De Feudis e Rosafio si sistema sulla trequarti destra.

Al 74° Catanzaro pericoloso con Mancuso che impegna severamente Benassi; i calabresi danno segnali di crescita con i padroni di casa che frenano.

Al 78° secondo cambio del Lecce, Gigli lascia il posto ad Abruzzese.

Il caldo afoso condiziona molto la prestazione delle squadre che si avviano mestamente ai supplementari.

PRIMO TEMPO SUPPLEMENTARE – Nel primo minuto arriva il primo giallo della gara, l’ammonito è Calvarese per un brutto fallo su Rosafio. Le squadre sono stanchissime e la gara è abbastanza noiosa. Al 4° De Feudis prova la botta dai venti metri ma il suo tiro va ad accarezzare le stelle. Tre minuti dopo Moscardelli potrebbe mettere il sigillo ma cincischia sulla sfera su assist dell’ottimo Kalombo che l’aveva rubata a centrocampo. I giallorossi sembrano più in palla in questa fase. Al 14° Abruzzese potrebbe segnare ma Scuffia para; sul capovolgimento di fronte Mancuso impegna severamente Benassi. Al 15° entra Persano al posto di Morello. Asta passa al 4-3-3.

SECONDO TEMPO SUPPLEMENTARE – Il Lecce prova il colpo della giornata con Herrera al 18° ma Scuffia si salva miracolosamente. Sugli sviluppi del corner Vinetot di destro calcia a rete e sulla linea salva Ricci anche se il pallone pare abbia oltrepassato la linea di porta. I giallorossi accelerano con l’ultima benzina in corpo. D’Urso a questo punto sostituisce D’Orsi con Sirigu.

Non succede null’altro e serve la lotteria dei rigori per decretare la vincente di questo primo turno preliminare di Tim Cup.

RIGORI: Moscardelli (L) FUORI, Razzitti (C) GOL, Rosafio (L) GOL, Maita (C) GOL, Lepore (L) GOL, Agnello (C) palo, Herrera (L) GOL, Orchi (C) parato, Abruzzese (L) traversa, Mancuso (C) fuori.

TABELLINO

LECCE-CATANZARO 3-2 dopo i calci di rigore

LECCE (4-2-3-1): Benassi; Kalombo, Vinetot, Gigli (78° Abruzzese), Morello (15° TS Persano); De Feudis, Papini (71° Rosafio); Lepore, Herrera, Doumbia; Moscardelli. A disp: Bleve, Tundo, Monaco, Cicerello, Perucchini

CATANZARO (3-5-2): Scuffia; D’Orsi (21° TS Sirigu), Orchi e Ricci; Calvarese. Giampà, Agnello, Foresta, Squillace (67°Mancuso); Ingretolli (71° Maita), Razzitti. A disp: Cannizzaro, Caselli, Barillari, Fulco, Caruso. All. M. D’Urso

ARBITRO: sig.Vito Mastrodonato di Molfetta

AMMONITI: 1° TS Calvarese (C)

 

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